Giochi Olimpici Rio 2016, il medagliere finale: è top 10 Italia!

È calato il sipario sui Giochi Olimpici di Rio 2016, XXXI edizione della rassegna sportiva più prestigiosa a livello planetario. Sono stati 306 i titoli assegnati, grazie ai quali è stato stilato il medagliere definitivo: 87 le nazioni in grado di salire almeno una volta sul podio, su un totale di 206 partecipanti.

L’Italia è ancora nella top 10 dello sport mondiale. Sono 28 le medaglie portate a casa dagli azzurri, così distribuite: 8 ori, 12 argenti e 8 bronzi. Stesso bilancio di Londra 2012 sia per quanto concerne il numero di podi, sia per il bottino di allori del metallo più pregiato. Se vogliamo, si fa ancora meglio della rassegna britannica, avendo collezionato due argenti in più e due bronzi in meno.

Raggiunti in pieno i traguardi fissati dal Coni alla vigilia e brillantemente superate le stime dei più ottimisti bookmakers internazionali, che ci attribuivano un gruzzolo di venti medaglie: il tiro si conferma la specialità preferita dagli atleti nostrani, che conquistano quattro degli otto ori totali, il 50% esatto; gli altri provengono da judo (l’oro numero 200 della storia azzurra), scherma, nuoto e ciclismo.

Il nuoto è lo sport più proficuo (otto medaglie), seguito da tiro (7), scherma (4), judo (2), ciclismo (2), canottaggio (2), volley (2, pallavolo più beach volley), lotta (1). Ritornano a far bene le discipline di squadra: quattro a medaglia (le due nazionali di pallanuoto, la pallavolo e il beach volley maschile): mai così bene da Atene 2004. Vuoti pesanti, ahinoi, da atletica leggera e ginnastica artistica, sport di categoria A.

Come a Londra 212, sono gli Stati Uniti d’America a trionfare nel medagliere: 46 ori e 121 medaglie complessive per la fortissima compagine a stelle e strisce, competitiva tanto negli sport di squadra quanto in quelli individuali. Leader della spedizione e stelle dei Giochi i nuotatori Michael Phelps (che pone fine alla sua carriera con 23 ori complessivi) e Katie Ledecky, che a soli 19 anni ne vanta già cinque di medaglie del metallo più prezioso, nonché la ginnasta Simone Biles, che con la sua eleganza e la sua forza di ori ne vince quattro.

Terzo uomo dei Giochi, stavolta in forza alla Giamaica, è Usain Bolt, capace di rendere grande il piccolo Stato caraibico e, per la terza Olimpiade di fila, di tornare a casa con 3 ori, collezionandone nove in totale.

Delude la Cina, che a dispetto di 38 ori conquistati a Londra ne vince solo 26: niente seconda potenza sportiva mondiale, a vantaggio della Gran Bretagna che fa ancora meglio dell’edizione di casa ed evidenzia come il successo ottenuto davanti al proprio pubblico non sia stato affatto un caso. Sono 28 gli ori per la nazionale di Sua Maestà, straripante in alcuni settori come canottaggio e ciclismo su pista, ma in grado di dire la sua in ogni disciplina.

Si migliora la Germania, si peggiorano Francia e soprattutto Russia, partita con l’handicap di non poter essere schierata in taluni sport per l’ormai nota faccenda doping. In top 10 anche due nazioni asiatiche, il Giappone che ospiterà la prossima edizione (Tokyo 2020) e la Corea del Sud, e una oceanica, l’Australia che va a chiudere il lotto delle grandi dello sport.

Primi ori della storia per Bahrein, Portorico, Singapore, Vietnam e Tajikistan.