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Rio 2016, pallavolo: dall’argento maschile al flop delle ragazze, Italvolley croce e delizia
Italvolley maschile argento Rio 2016

Rio 2016, pallavolo: dall’argento maschile al flop delle ragazze, Italvolley croce e delizia

È un’Italia a due facce, quella che si è manifestata nel volley a Rio 2016: ancora negli occhi l’argento della squadra di Blengini; squadra femminile già in rifondazione.

PALLAVOLO MASCHILE

Agli splendidi ragazzi di Blengini è mancato solo una cosa, la cosa più importante: la consacrazione più grande in un Olimpiade. Il 3-0 patito domenica scorsa nella finale del Maracanazinho contro il Brasile campione di casa brucia tanto, a ripensarci, eppure Birarelli e compagni sono comunque andati a medaglia, migliorando pure il bronzo di Londra 2012 e andando vicini di tanto così all’eterna gloria sportiva.

L’oro, l’Italvolley maschile, l’avrebbe meritato a prescindere, per via di un girone della morte in cui ha praticamente morso e azzannato tutte le avversarie date per maggiormente accreditate e superiori alla banda azzurra: le vittorie in sequenza contro la Francia campione d’Europa, i potentissimi USA e il Brasile paese ospitante sono state un’iniezione di fiducia imponente in un gruppo che, a parte il secondo posto in World Cup, non aveva del tutto convinto gli osservatori.

I ragazzi di Blengini sono andati avanti invece mostrando una pallavolo energica e multifunzionale, con un solo neo: la sconfitta, peraltro inutile ai fini della classifica, contro il Canada.

Poi dai quarti in su Italvolley è stata un’apoteosi: sia per le vittorie, contro Iran e di nuovo contro gli Stati Uniti, sia soprattutto per il carattere mostrato, per le unghie e per i denti messi in luce in alcuni momenti in cui altre nazionali forse si sarebbero perse (vedi rimontona dal 2-1 al tiebreak contro gli USA in semifinale a Rio 2016).

La presenza dentro e fuori dal campo di capitan Birarelli, eccezionale per abnegazione nonostante l’infortunio contro gli USA nel girone – Lele è l’unico italiano inserito nel sestetto ideale stilato dalla Federazione Internazionale – le lavatrici tirate da ogni punto da Ivan Zaytsev e gli artigli di Osmany Juantorena, la regia a tratti sublime del ventenne (ventenne) Giannelli, le grandi giocate di Lanza e Buti e Antonov e Vettori e Piano, la preziosità di Sottile e di Rossini (impiegato più come jolly che come libero) e le riprese elastiche e plastiche dell’uomo di gomma Colaci sono tutti elementi che hanno fatto riassaporare e rinnamorare di volley tutto il Paese, appassionatissimo davanti alla tv nella sfortunata finale di Rio 2016.

Sono però tutti elementi da cui ripartire per sognare ancora: l’Italvolley maschile ha un vuoto troppo pesante da non poter essere visto nella casella olimpica; fra quattro anni è il caso di colmarlo una volta per tutte.

PALLAVOLO FEMMINILE

Discorso e destino ben diverso invece per le ragazze di Italvolley: la spedizione di Rio 2016 capeggiata dal c.t. Marco Bonitta è stata a dir poco disastrosa, con una sola vittoria – peraltro ininfluente – contro Portorico a fronte di quattro pesanti sconfitte.

Sì che Antonella Del Core e compagne non partivano con l’obbligo di una medaglia, ma certo ci si aspettava comunque di più da una nazionale che, pur senza Piccinini e l’ultima esclusa Diouf e pur avendo in dote un grande mix di esperienza e gioventù, ha dalla sua un movimento e una tradizione troppo grandi per poter sperare di accontentarsi.

Le sconfitte contro Serbia, Cina, Olanda e USA, per quanto preventivabili, hanno lasciato tanta amarezza perché Italvolley spesso e purtroppo non ha giocato, mostrando lacune caratteriali che è il caso di colmare al più presto.

Marco Bonitta, come già si sapeva, ha lasciato il suo incarico al termine della deludente esperienza olimpica; al suo posto ora è stato nominato un c.t. a interim, Cristiano Lucchi, già allenatore del Club Italia nell’ultima stagione.

Secondo le voci ufficiali, sarà lui a guidare le ragazze nel torneo di qualificazione agli Europei del 2017 in attesa che la panchina venga presa dall’attuale tecnico di Conegliano Davide Mazzanti durante il prossimo anno.

La speranza è che rialzi in fretta la china anche l’Italvolley femminile, che d’ora in avanti sarà priva dell’immensa capitana Antonella Del Core (ritiro post-Olimpiadi) e attende di conoscere se Leo Lo Bianco potrà mettersi alla testa delle giovani rampanti della pallavolo nazionale.

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