Pellè Israele-Italia Nazionale
Pellè Israele-Italia Nazionale

Nazionale, eccola la vittoria per Ventura: Israele-Italia 1-3, ma quanta fatica!

La Nazionale di Ventura comincia bene la sua marcia nelle qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Israele-Italia finisce 1-3 dopo 95’ molto sofferti.

L’importante comunque era rompere immediatamente il ghiaccio, cancellando l’amaro esordio del nuovo c.t. sulla panchina azzurra contro la Francia e soprattutto mettendo in cascina i primi tre punti della gestione-Ventura.

C’è da dire però che quella di Haifa è stata davvero una sudata per Buffon e compagni, per colpa di alcune insolite sbavature della retroguardia che hanno tenuto in ambasce l’Italia, andata prima sul doppio vantaggio ma poi costretta a subire il forcing israeliano per via dell’espulsione di Chiellini (due falli molto ingenui fra primo e secondo tempo, e condizione psico-nervosa del difensore tutta da recuperare).

Gli azzurri avevano indirizzato da subito il match, al 9’, con Verratti a imbeccare Antonelli sulla sinistra e il pronto cross del terzino milanista per l’inserimento preciso di Graziano Pellè: gol numero 9 in Nazionale per l’ex bomber del Southampton ora volato in Cina.

Azzurri a menare le danze, con gli israeliani incapaci di reagire e anzi pronti a capitolare: al 31’ Ben Bitton ha steso Bonaventura in area; rigore che Candreva ha calciato in maniera impeccabile. Peccato che, a quel punto, l’Italia si sia ritrovata in un amen sull’1-2: colpa di un maldestro disimpegno di Chiellini che al 35’ ha spedito verso la porta Ben Haim, prodigioso nell’accarezzare il pallone per un delizioso pallonetto a Buffon immobile.

A inizio ripresa poi il roccioso difensore azzurro ha perfezionato la sua serata purtroppo disastrosa, facendosi espellere per doppio giallo al 55’. A quel punto l’Italia ha dovuto stringere i denti e non poco, con Ventura che coraggiosamente ha deciso di persistere con la difesa a 3 (dentro Ogbonna per Bonaventura) e gli azzurri che hanno dovuto penare contro il rivitalizzato Israele di Levy.

Fra cross rasoterra non sfruttati (di Davidzada, il migliore dei suoi, al 20’), tiri da fuori area (Kehat al 23’, con Buffon prima non impeccabile ma poi prodigioso sul prosieguo e il tiro di capitan Zahavi). Ventura però ha pescato dalla panchina il cambio azzeccato: fuori Eder, dentro Immobile, e al 38’ l’azione da manuale degli azzurri ha chiuso il match: rinvio lungo di Buffon, spizzata di Pellè e staffilata del laziale a battere Goresh.

Finisce dunque 1-3. L’importante era vincere sì, ma qualcosa dovrà essere registrato in vista del prossimo impegno: il 6 ottobre, a Torino, arriverà la Spagna, e per quell’occasione bisognerà farsi trovare non pronti ma prontissimi.

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