Doha 2016 è l’edizione numero 89 dei Campionati Mondiali di ciclismo su strada, in programma dal 9 al 16 ottobre. Per la seconda volta l’Uci ha dato l’onere di organizzare l’evento iridato a una città asiatica: nel 1990 era stata la volta di Utsonomiya, in Giappone, su un circuito molto impegnativo che finì col premiare, nella gara in linea dei professionisti, il belga Rudy Dhaenens (bronzo Gianni Bugno).
Tutt’altra storia in Qatar, che per morfologia del territorio è ben diverso dal Paese del Sol Levante. Ci troviamo affacciati sul Golfo Persico e siamo nel deserto arabico, dove dal nulla sono sorte imponenti e maestose città. Una di queste è Doha, col suo milione di abitanti e una densità media di oltre settemila unità per chilometro quadrato: una vera cattedrale nel deserto.
Quale percorso poteva uscir fuori da uno scenario del genere? Soltanto pianura. Lo dimostrano, del resto, le corse che annualmente si disputano in questo spicchio di mondo: il Tour of Qatar è tra questi, dove le volate sono all’ordine del giorno. Attenzione, però: le insidie sono dietro l’angolo e chi pensa che si tratti del più facile mondiale dai tempi di Zolder 2002 (vinto da Mario Cipollini) si sbaglia.
Il vento, come si sa, da queste parti è ben più che un semplice ostacolo: i ventagli possono scombussolare le carte in tavola e capovolgere in tronco le gerarchie della vigilia. Sarà fondamentale, dunque, contare su una squadra che sappia lavorare in pianura e sia abituata a lavorare a tali condizioni, altrimenti la selezione che uscirà fuori sarà importante. Senza dimenticare le alte temperature che si attendono e che potrebbero costringere gli organizzatori ad accorciare ulteriormente le distanze.
Veniamo più strettamente ai tracciati. La gara dei professionisti prevede 257.5 km. Ben 151 km saranno in linea: partenza dall’Aspire Zone, chilometro zero alla Education City e poi direzione nord passando per Lusail City e Al Khor. Si giunge, così, per la prima volta sul traguardo di The Pearl Qatar, dove comincia un circuito di 15.2 km da percorrere 7 volte, al termine delle quali sarà assegnata la maglia iridata.
Solo circuito finale, da ripetere 10 volte, per gli under 23, otto giri per gli uomini juniores e 4 per le donne juniores. Sette giri, infine, per le donne élite, anticipati da un tratto in linea di 28 km. Prove a cronometro: 40 km per gli élite uomini, 28.9 per élite donne e le due categorie minori degli uomini; 13.7 km per le juniores. Cronosquadre: 40 km per ambo i sessi.
Articoli correlati:
- Doha 2016, il programma e la guida tv
- Doha 2016, tutte le selezioni dell’Italia
- Doha 2016, l’Italia élite di Cassani: ambizioni e speranze
- Doha 2016, l’Italia juniores: ambizioni e speranze
- Doha 2016, l’Italia under 23: ambizioni e speranze
- Doha 2016, l’Italdonne élite: ambizioni e speranze
- Doha 2016, storia dei Mondiali di ciclismo in numeri – Doha 2016, gli ultimi mondiali azzurri