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Europa League, PAOK – Fiorentina 0-0, Inter – Hapoel Be’er Sheva 0-2: l’analisi

Europa League, PAOK – Fiorentina 0-0, Inter – Hapoel Be’er Sheva 0-2: l’analisi

Dopo l’ennesima grandissima prestazione “continentale” del Sassuolo di mister Di Francesco, che regala gol e spettacolo al Mapei Stadium (3-0 all’Athletic Bilbao), e la “solita” Roma, che fuori dai confini nazionali non riesce proprio a ingranare (1-1 con il Viktoria Plzen in Repubblica Ceca), alle 21 è la volta delle altre due italiane impegnate nella 1a giornata della fase a gironi dell’Europa League edizione 2016-17.

Lo anticipiamo subito, non si tratta di buone notizie.

PAOK – Fiorentina 0-0 (Girone J)

Iniziamo dalla pillola meno dolorosa, ovvero quella ingerita dai Viola al Toumba di Salonicco, l’antica Tessalonica: la squadra di Paulo Sousa, come da pronostico, sul campo si rivela superiore ai greci, che però soffrono realmente soltanto in 2-3 occasioni. Il più pericoloso, per la cronaca risulta l’ariete Babacar, 23enne attaccante senegalese, che all’esordio (fin qui 3 panchine in campionato) si mostra subito pimpante e pericoloso, ma senza riuscire ad andare in buca (al 26° un miracolo di Glikos gli toglie la gioia del gol, al 52° Khouma poteva fare meglio). Un paio di tentativi di Borja Valero e di Badelj da una parte, e una buona azione personale di Rodrigues dall’altra, poi, chiudono un match sonnolento.

Impalpabile.

Inter – Hapoel Be’er Sheva 0-2 (Girone K)

Il tonfo di giornata, che forse anche definire harakiri sarebbe riduttivo, va in scena al Meazza: i nerazzurri di Frank de Boer, già partiti col freno a mano in campionato (2-0 a Verona con il Chievo, 1-1 in casa con il Palermo e 1-2 in extremis [Icardi al 91°] a Pescara), compiono l'”impresa”, con tutto il rispetto per gli avversari, di farsi battere in casa dall’Hapoel Be’er Sheva, formazione dell’omonima città (in italiano Bersabea) del sud di Israele.

Una partita che avrebbe dovuto essere dominata dal Biscione si trasforma in un “si salvi chi può”: fin dall’inizio, infatti, si contano occasioni a grappoli per il team allenato da Bakhar (2 ghiotte chance dopo i primi 10 minuti, saranno 6 a fine incontro, più 2 gol, il secondo di pregevole fattura [Buzaglo su punizione, Handanovic fermo] ). Per l’Inter, invece, un palo di Eder, classiche dormite difensive (imbarazzante la scena della prima rete ospite) e il deserto più assoluto.

Scandalosa.

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