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Serie A, domenica debutta la moviola in campo
Moviola in campo

Serie A, domenica debutta la moviola in campo

La Serie A inizierà domenica la sperimentazione della moviola in campo: la Video Assistant Referees (VAR) sarà impiegata in Fiorentina-Torino e Milan-Sassuolo.

Arriva finalmente il primo test anche nella nostra massima serie, dopo il test di Bari in occasione dell’amichevole Italia-Francia di inizio settembre. Comunque vada la sperimentazione avverrà in modalità offline, ossia senza nessun collegamento fra i VAR e gli ufficiali di gara. La tecnologia sarà impiegata per due partite a settimana.

Il dg della Lega Serie A, Marco Brunelli, c’ha tenuto a sottolineare che in questa prima fase il lavoro verrà affatto attraverso simulazioni, senza alcuna possibilità di comunicazione fra i due videoarbitri e la squadra degli arbitri in campo. I referti di ogni singolo match saranno poi inviati sia alla FIFA che all’Università di Bruxelles, ente di monitoraggio della sperimentazione, per verificare tra due anni l’espansione del progetto e il passaggio alla seconda fase, quella della tecnologia online.

Gli spazi sono già stati fissati: il videoarbitro starà in una control room a Milano, Roma, Palermo e Cagliari; negli altri stadi starà su un pullmino, lo stesso usato dalla società che fornisce il servizio della gol line technology.

Fondamentali, secondo Brunelli, saranno la familiarità da acquisire al più presto con la tecnologia e la tempestività delle scelte da adottare. Ad avvalorare le sue tesi è anche Roberto Rosetti, ex arbitro e internazionale e responsabile del progetto VAR: secondo l’ex fischietto, il videoarbitro deve avere tutto il tempo di acquisire il know-how necessario.

Sui tempi di risposta lo stesso Rosetti ha spiegato che la tempistica varia in molti casi: in alcune decisione è ridottissima, pari a circa 10-12 secondi, in altre situazioni più complesse bisogna procedere più lentamente. L’arbitro italiano fissa appunto in 12 secondi il target per una buona valutazione in tempi ristretti. Rimane salvo comunque un principio: «La decisione finale è sempre dell’arbitro. Il Var è un aiuto in caso di errori chiari ed evidenti e che tutti hanno visto».

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