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Professional 2017: Team Roth rinuncia alla licenza. Salgono AquaBlue e Cycling Academy

Professional 2017: Team Roth rinuncia alla licenza. Salgono AquaBlue e Cycling Academy

Si preannuncia ricca di novità la stagione 2017 per quanto concerne le squadre Professional. Almeno due compagini hanno già esplicitamente annunciato la richiesta della licenza all’Uci, mentre c’è chi preferisce, dopo una stagione irta di difficoltà, ritornare nel mondo Continental.

Punta al grande salto il Team AquaBlue, formazione irlandese che andrà ad affiancarsi alla storica An Post, da anni militante nella categoria inferiore. Alla base del nuovo progetto, di durata almeno quadriennale, c’è l’imprenditore residente nel Principato di Monaco Rick Delaney, il quale sarà affiancato dal general manager Stephen Moore, dal direttore tecnico Stephen Barrett e dai due direttori sportivi Tim Barry e Nicki Sorensen. L’obiettivo a breve termine è quello di strappare una wild card per Milano-Sanremo e Amstel Gold Race, quello a lungo termine è ambizioso: tentare l’assalto al WorldTour e partecipare al Tour de France.

Nelle ultime ore sono stati annunciati i primi corridori in organico. Si tratta di tre atleti di casa, ovvero Matthew Brammeier, Conor Dunne e Martyn Irvine, e del norvegese Lars Petter Nordhaug. Uomini noti, dal momento che Nordhaug ha militato nelle ultime stagioni nelle file del Team Sky (all’attivo il GP Montreal 2012 e il Tour de Yorkshire 2015) e Bremmeier è reduce da due anni in Dimension Data. Per Irvine si tratta di un ritorno in strada dopo un anno di pausa, mentre il ventiquattrenne Dunne proviene dalla JLT Condor.

Ad un passo dalla categoria Professional anche l’israeliana Cycling Academy, già attiva dallo scorso anno. Il primo acquisto per il 2017 sarà Benjamin Perry, campione canadese Under23 e messosi in luce in diverse gare del circuito internazionale. Undici le vittorie in questa prima stagione tra le Continental, cinque delle quali firmate dall’estone Mihkel Raim. In squadra anche due conoscenze del ciclismo che conta come il canadese Guillame Bouvin (ex Cannondale) e il namibiano Dan Craven (ex Europcar).

E mentre in un primo elenco diramato dall’Uci compaiono a sorpresa la belga Wallonie – Bruxelles e la colombiana Manzana Postobon (quest’ultima rappresenterebbe il gran ritorno del ciclismo andino nel professionismo due anni dopo la chiusura del Team Colombia), da decifrare al momento la situazione della polacca Verva ActiveJet e della brasiliana Funvic Soul Cycles, che non fanno parte della lista.

Ha deciso di lasciare la categoria Professional la svizzera Team Roth, che conclude la stagione 2016 con il magro risultato di zero vittorie. Nata nel 2015 dalla squadra dilettantistica italiana Marchiol-Emisfero, ha provato a competere nel  mondo del professionismo, ma ha dovuto fare i conti con la mancanza di sponsor consistenti che le hanno impedito di attrezzare una squadra in grado di tenere testa alle concorrenti. All’interno dell’organico anche otto italiani, tra cui Andrea Pasqualon e Alberto Cecchin, che lo scorso anno si sono divisi equamente i quattro successi totali della squadra. Con la chiusura della IAM Cycling, non avremo alcun team elvetico professionistico nel 2017.

Già da tempo è nota la volontà di retrocedere da parte dell’australiana Drapac, il cui main sponsor è andato a rinforzare la Cannondale, e della tedesca Stolting Service Group.

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