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Nazionale italiana under 23. Foto: Bettini

Mondiali Doha 2016, l’Italia under 23: ambizioni e speranze

Un’agguerrita nazionale italiana under 23 si appresta a partecipare ai Campionati Mondiali di ciclismo su strada Doha 2016. La gara in linea si correrà giovedì 13 ottobre su un percorso di 166 km, mentre quella a cronometro andrà in scena lunedì 10 sulla distanza di 28.9 km. I ragazzi guidati dal commissario tecnico Marino Amadori sono tra i favoriti per le medaglie: con soli sei uomini a disposizione sarà difficile controllare la corsa, ma l’Italia può disporre di atleti pronti ad ogni evenienza.

La principale carta da giocare si chiama Jakub Mareczko, professionista da due stagioni nelle file della Wilier-Southeast. Classe ’94 nato in Polonia, è reduce da una stagione controversa cominciata in modo brillante (vittorie a San Luis, al Tour de Langkawi, alla Coppi e Bartali e in Turchia), ma proseguita non nel modo migliore a causa di problemi fisici riscontrati al Giro d’Italia, che l’hanno costretto a stare lontano dalle corse per qualche settimana. Tornato al successo in Cina (Tour of Qinghai Lake), non è poi più riuscito a piazzare il guizzo vincente. Non si deve temere, tuttavia, un calo dovuto alla lunga stagione: nel 2015 riuscì infatti a portare a casa un filotto di affermazioni nel mese di novembre ancora in Cina (era il Tour of Taihu Lake), per cui anche in Qatar potrà farsi trovare pronto.

La seconda punta della squadra sarà Riccardo Minali (classe ’95 di Isola Della Scala), figlio d’arte e in procinto di diventare professionista nelle file dell’Astana. Quest’anno nove successi all’attivo (tra cui la Popolarissima e la Vicenza-Bionde), nessun italiano come lui. Accanto al veneto, i due compagni di squadra nel Team Colpack Simone Consonni (classe ’94, Ponte San Pietro) e Filippo Ganna (classe ’96, Verbania), entrambi in attesa del passaggio tra i pro’ con la TJ Sports-Lampre.

Il primo è il vicecampione uscente, avendo vinto l’argento a Richmond 2015 dietro al francese Kevin Ledanois; è inoltre il campione italiano in linea ed è il protagonista dell’ascesa del quartetto dell’inseguimento su pista. Non è un velocista puro, ma al contempo sa farsi trovare pronto in caso di arrivo ristretto. Il 2016 del piemontese è stato a dir poco favoloso: titolo mondiale dell’inseguimento individuale, Parigi-Roubaix Espoirs e argento a cronometro europeo. Sarà verosimilmente deputato a fare il lavoro in gara, per poi cercare di prendersi grandi soddisfazioni contro il tempo, in cui è uno dei favoriti.

Attenzione a Vincenzo Albanese (Oliveto Citra, classe ’96): passerà pro’ il prossimo anno con la Bardiani-Csf, ma nella categoria maggiore ha già vinto una gara, il Trofeo Matteotti proprio con la divisa azzurra. Può inoltre contare prestigiosissimi successi tra gli under 23, come il GP Liberazione o la prima tappa del Tour de l’Avenir. A Doha sarà la mina vagante del gruppo: potrà inserirsi in fughe, potrà effettuare un attacco da finisseur oppure potrà far parte del treno azzurro in appoggio a Mareczko.

A chiudere il sestetto sarà il classe ’94 di Cantù Davide Ballerini (nel 2017 in maglia Androni-Sidermec), che come Ganna sarà chiamato a lavorare per la squadra. Ganna gareggerà a cronometro assieme ad Edoardo Affini (Mantova, classe ’96), che il prossimo anno lo vedremo con un interessante progetto olandese, il SEG Racing Team.

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