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Novità Uci 2017: tornano i freni a disco; cambia l’omnium

Il Comitato Direttivo dell’Uci, riunito a Doha dove sono in corso di svolgimento i Campionati Mondiali di ciclismo su strada, sta approvando giorno dopo giorno importanti decisioni in merito alla prossima stagione. Poche ore fa la notizia della rassegna iridata 2019 assegnata allo Yorkshire (Gran Bretagna), oggi giungono novità in merito a questioni prettamente tecniche.

Per quanto riguarda la strada, tornerà la sperimentazione dei freni a disco, al centro di numerose polemiche negli ultimi mesi, in particolare dopo l’incidente occorso allo spagnolo Francisco Ventoso. L’Unione Ciclistica Internazionale ha optato per la reintroduzione di questi, a patto che vengano rispettate particolari norme di sicurezza: nella fattispecie, essi dovranno evitare angoli a novanta gradi, bensì dovranno essere smussati e protetti, tali da tutelare l’incolumità degli atleti.

Le novità maggiori riguardano la pista e in particolare l’omnium, specialità che alle Olimpiadi di Rio 2016 ha incoronato re l’azzurro Elia Viviani. Ebbene, il veronese e i suoi compagni hanno gareggiato in due giornate su sei prove differenti. Dal prossimo anno, tuttavia, il format prevederà una sola giornata e sole quattro prove.

Vengono cancellati dall’omnium chilometro da fermo, inseguimento e giro lanciato, mentre sono confermati scratch, corsa ad eliminazione e corsa a punti. La novità sarà rappresentata dalla corsa a tempo, che si correrà sulla distanza di 10 km con modalità ancora da ufficializzare. Ciò permetterà di concentrare maggiormente gli eventi riducendo i tempi di ognuno di loro mediante l’esclusione di quelli che richiedono partenze singole per ogni corridore.

Ma non finisce qui. Dai prossimi Campionati del Mondo farà la sua comparsa il madison (da noi conosciuto come americana) femminile, che permetterà un perfetto equilibrio tra le categorie uomini e donne. Inoltre, nella stessa gara gli sprint saranno effettuati ogni dieci anziché ogni venti giri e l’ultima volata – lo stesso varrà anche per la corsa a punti – assegnerà un bottino doppio di punti, in modo da garantire un clima di incertezza fino al termine.

Infine, cambia la struttura dei tornei della velocità e dell’inseguimento individuale (più corti e dunque più spettacolari); nel keirin, la moto si sposterà a tre giri dal termine anziché a due e mezzo come accade finora; il chilometro da fermo (500 metri per le donne) vedrà simultaneamente due atleti in pista, con le sole finali che si disputeranno singolarmente.

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