Grand’Italia ai Campionati Mondiali di ciclismo su strada di Doha 2016. Arriva dalle ragazze juniores la prima medaglia d’oro della spedizione azzurra: arriva da Elisa Balsamo che, lanciata da una squadra superba, si mangia in volata tutte le avversarie e va a conquistare la meritatissima maglia iridata.
È la volta delle atlete del futuro nella rassegna iridata qatariota: le juniores – 81 ragazze in rappresentanza di 28 nazioni – si affrontano sul circuito di The Pearl of Qatar per la distanza complessiva di 74.5 km. Subito una maxi caduta in apertura di gara: tante atlete ad essere coinvolte, tra cui l’italiana Martina Fidanza, già costretta a dare forfait per il ritardo accumulato superiore ai due minuti. Con lei sono costretti a rinunciare ad ogni ambizione, o a dar man forte alla squadra, altri elementi. E così quando il gruppo, dopo diversi chilometri, torna compatto, è privo di un discreto numero di corridori.
Stavolta non c’è la fuga, ma tutta la corsa è un lungo avvicinamento verso la volata finale, con le nazionali di Danimarca, Belgio, Olanda e Italia a tenere cucita la orsa ed impedire che qualcuna possa andare in avanscoperta. Non c’è il gioco del gatto che rincorre il topo, dunque, e ciò rende la gara ancor più noiosa di quanto accaduto tra gli under 23. Qualche timido scatto nelle ultimissime fasi di corsa, ma alla fine è sprint tra un gruppo forte di una trentina di unità: compatta l’Italia, tutta intorno ad Elisa Balsamo. Chiara Consonni lancia la volata alla leader azzurra e la Balsamo va a prendersi una grandissima vittoria con ampio margine sulle avversarie.
Esulta ben prima della linea del traguardo perché capisce che nessuno può più avanzarla: per lei il terzo mondiale dell’anno dopo l’omnium e l’inseguimento a squadre conquistati su pista. Un’atleta poliedrica, la classe ’98 di Cuneo, di cui sentiremo certamente parlare tra le élite. “È incredibile – sono le prime parole pronunciate dalla neocampionessa del mondo su strada – Devo dire un grazie di cuore alle mie compagne, questo titolo è merito del lavoro di tutte”.
Argento per Skylar Schneider (Stati Uniti), bronzo per Susanne Andersen (Norvegia). Al quinto posto ancora Italia con Letizia Paternoster, la seconda punta della squadra azzurra che, in coro, canta a squarciagola l’inno di Mameli ai piedi del palco delle premiazioni (in basso il video).
Ordine d’arrivo:
1 BALSAMO Elisa ITA19980227 ITALY 1:53:04
2 SCHNEIDER Skylar USA19980903 UNITED STATES OF AMERICA +0
3 ANDERSEN Susanne NOR19980723 NORWAY +0
4 PEREKITKO Karolina POL19981001 POLAND +0
5 PATERNOSTER Letizia ITA19990722 ITALY +0
6 NORSGAARD Emma DEN19990726 DENMARK +0
7 BRAUSSE Franziska GER19981120 GERMANY +0
8 ALONSO DOMINGUEZ Sandra ESP19980819 SPAIN +0
9 LIPPERT Liane GER19980113 GERMANY +0
10 EG Simone DEN19980406 DENMARK +0
Un inno speciale: interpretazione del #DreamTeam #UCIDoha2016 ???!! pic.twitter.com/FxLzLqadOD
— F.C.I. (@Federciclismo) 14 ottobre 2016