Oro Danimarca ai Campionati Mondiali di ciclismo su strada Doha 2016: Jakub Egholm beffa il gruppo grazie ad un’impeccabile azione nel giro finale e taglia in solitaria il traguardo nella categoria juniores. La volata dell’esiguo drappello degli inseguitori va a Niklas Markls (Germania), argento, davanti a Reto Muller (Svizzera), bronzo. Quarto posto per l’italiano Luca Mozzato.
Abbiamo ancora negli occhi le splendide immagini di Elisa Balsamo che va a conquistare la medaglia d’oro tra le juniores. Ora è il turno dei colleghi uomini: sono 182 in gara, in rappresentanza di 58 nazioni, a giocarsi il titolo iridato su un percorso di 135 km (otto giri del circuito di Pearl of Qatar). Se la corsa delle ragazze è stata un lungo avvicinamento alla volata finale, ben diverso è l’andamento tra i ragazzi, che si danno subito battaglia per cercare di far scacco matto.
Scintille già a 60 km alla conclusione, quando il campione mondiale a crono Brandon McNulty (Stati Uniti), Julius Johansen (Danimarca) ed Alexys Brunel (Francia) allungano: tre ottimi corridori che hanno tutte le carte in regola per proseguire fino al termine. Dietro il plotone si spezza in più parti: gli immediati inseguitori sono una quindicina di corridori, tra i quali l’italiano Luca Mozzato, unico dei nostri a farsi trovare pronto e ad intuire l’importanza del momento. Il resto della pattuglia azzurra è dietro e si impegna per ricucire lo strappo.
Il ricongiungimento tra il terzetto di testa e i diciassette dietro avviene ai meno 38 km: danesi in superiorità numerica con tre elementi assieme agli sloveni, seguiti da francesi e olandesi con due. Il ritardo di tutti gli altri diventa superiore al minuto ai meno 20 km: per loro non c’è più nulla da fare, malgrado un encomiabile Moreno Marchetti che prova testardamente a rientrare. E nel frattempo il caldo miete vittime: il norvegese Ivar Knotten si accascia a terra e abbandona la corsa.
Comincia l’ultimo giro e sono ancora tanti i miniscatti in testa. A 9 km un’azione come tante finisce per rivelarsi decisiva. Sono due danesi a scattare: l’infaticabile Johansen si porta dietro il compagno di squadra Jakob Egholm, che sfrutta il lavoro del primo e poi prosegue tutto solo. Dietro è il solo francese Brunel a provare a correre ai ripari: il transalpino si riporta su Johansen e con quest’ultimo (che inspiegabilmente dà i cambi all’avversario) prosegue nell’inseguimento. Le energie sono al lumicino e la coppia di contrattaccanti viene ripresa; ma non il danese Egholm, che va a tagliare il traguardo da trionfatore della corsa e a prendersi la maglia iridata della categoria juniores.
Gli inseguitori arrivano dopo 7″: a regolare il drappello è il tedesco Niklas Marckl, che va a prendersi l’argento davanti allo svizzero Reto Muller. Ai piedi del podio l’italiano Luca Mozzato, unico dei nostri a far parte del gruppo dei migliori (il secondo, Michele Gazzoli, va a vincere l’inutile sprint dei tanti attardati). Una prova non esaltante, dunque, quella della nazionale guidata da Rino De Candido: si fa trovare impreparata nelle fasi cruciali di corsa, lasciando un solo uomo davanti, che fa quel che può può contro squadre più numerose.
Ordine d’arrivo:
1 EGHOLM Jakob DEN19980427 DENMARK 2:58:19
2 MARKL Niklas GER19990303 GERMANY +7
3 MULLER Reto SUI19980205 SWITZERLAND +7
4 MOZZATO Luca ITA19980215 ITALY +7
5 HORVAT Ziga SLO19980913 SLOVENIA +7
6 JERMAN Ziga SLO19980626 SLOVENIA +7
7 SCHELLING Ide NED19980206 NETHERLANDS +7
8 PRIMOZIC Jaka SLO19981208 SLOVENIA +7
9 ULLEBO Sedrik NOR19980421 NORWAY +7
10 SWEENY Harry AUS19980709 AUSTRALIA +7