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Doha 2016, fenomeno Peter Sagan: è bis mondiale!
Peter Sagan campione del mondo a Doha 2016

Doha 2016, fenomeno Peter Sagan: è bis mondiale!

Ogni parola è vana per descrivere quel fenomeno che risponde al nome di Peter Sagan. Anche nel deserto l’atleta della Slovacchia sbaraglia gli avversari e va a conquistare per la seconda volta consecutiva la maglia iridata ai Campionati Mondiali di ciclismo su strada Doha 2016, battendo al termine di una gara thriller, decisa dai ventagli e dall’iniziativa dei belgi già a 170 km all’arrivo, un deluso Mark Cavendish (Gran Bretagna) e Tom Boonen (Belgio). Quinto l’italiano Giacomo Nizzolo.  

È la giornata clou, quella dedicata agli élite: 257 km da affrontare, di cui 150 nel deserto, la parte più insidiosa, prima di entrare nel circuito finale di Pearl of Qatar. Tanti contendenti alla maglia iridata, alcune nazionali con due punte. L’Italia si presenta ai nastri di partenza con Daniele Bennati, Fabio Sabatini, Sonny Colbrelli, Jacopo Guarnieri, Giacomo Nizzolo, Daniel Oss, Manuel Quinziato, Matteo Trentin ed Elia Viviani.

Poco prima delle 10 comincia il Mondiale e subito sette atleti vanno in fuga. Si tratta di Brayan Stiven Ramirez Chacon (Colombia), Natnael Berhane (Eritrea), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Anas Ait el Abdia (Marocco), Ryan Roth (Canada), Nick Dougall (Sudafrica), Rene Corella (Messico). Atleti di secondo piano, i quali non incutono alcuna paura al gruppo, che difatti li lascia andare permettendo loro di acquisire un largo vantaggio (fino a 11 minuti).

Ma tutto cambia quando mancano 176 km: dopo aver raggiunto il punto più a nord del percorso, si inverte la marcia e si imbocca il rettilineo di ritorno verso la capitale Doha. È il momento di dar vita alla bagarre sfruttando le condizioni meteorologiche del deserto: alcune compagini decidono di far corsa dura e approfittano del vento laterale per far selezione. Il Belgio la rende durissima: sei corridori del team di Tom Boonen si mettono in testa e fanno esplodere il gruppo in più tronconi. Il primo dei big a perdere contatto è Caleb Ewan (Australia), poco avvezzo a queste situazioni.

Quando la situazione si assesta e lo sparpaglio si riduce, con i battistrada che vengono ripresi, troviamo al comando 26 corridori, tra i quali i Tom Boonen, Greg Van Avermaet, Jurgen Roelandts, Oliver Naesen, Jens Keukelaire e Jesper Stuyven (Belgio); Elia Viviani, Giacomo Nizzolo, Jacopo Guarnieri e Daniele Bennati (Italia); Peter Sagan e Michal Kolar (Slovacchia); Mark Cavendish e Adam Blythe (Gran Bretagna); Alexander Kristoff ed Edvald Boasson Hagen (Norvegia); Michael Matthews e Matthew Haiman (Australia); Niki Terpstra e Tom Leezer (Olanda).

Tanti coloro che rimangono attardati e che, perso un minuto, fanno fatica a ricucire il gap: tra loro, le tre punte tedesche Marcel Kittel, John Degenkolb e Andre Greipel, il francese Nacer Bouhanni, l’olandese Dylan Groenewegen. Messo Ko da una caduta è il colombiano Fernando Gaviria, così come l’azzurro Fabio Sabatini per colpa di una foratura. I leader della Germania sono costretti a lavorare in prima persona per porre rimedio alla situazione, ma a rompere i cambi sono Iljo Keisse e Jens Debusschere del Belgio e Manuel Quinziato dell’Italia, uomini di nazionali in netta superiorità numerica in testa alla corsa.

Al primo passaggio sulla linea del traguardo il cronometro indica il margine tra i due drappelli in 1’10”, che diventano 1’28” quando comincia il secondo giro, 1’56” al terzo e ben 2’34” al quarto, con un infastidito e poi sconsolato Degenkolb che capisce come oramai non ci sia più nulla da fare e si ritira in lacrime dopo aver dato tutto per la causa patriottica. Si gioca tra 26 uomini, dunque, il Mondiale 2016.

Calma apparente fino all’ultima tornata. A 6 km al traguardo si rialzano i belgi Stuyven e Naesen e l’italiano Bennati dopo un egregio lavoro svolto per i rispettivi capitani. Giacomo Nizzolo si piazza alla ruota di Jacopo Guarnieri, mentre Elia Viviani si mantiene più coperto, ma si tocca il polpaccio facendo annuire una forma fisica non eccelsa dopo oltre 250 km già percorsi. Tom Leezer (Olanda) allunga a 2.3 km all’arrivo e cerca di sorprendere gli avversari.

Si arrende soltanto agli ultimi 400 metri l’atleta dei Paesi Bassi, quando Jacopo Guarnieri lancia la volata a Giacomo Nizzolo. Si prende la responsabilità di anticipare tutti il leader azzurro, ma a spuntargli da dietro, con una manovra eccezionale, è Peter Sagan, che conferma la maglia iridata di Richmond e va a laurearsi per la seconda volta consecutiva campione del mondo. Dai tempi di Paolo Bettini nessuno è più riuscito nella doppietta: ci riesce il fenomeno slovacco, che corona così una stagione a dir poco fantastica.

Argento per un delusissimo Mark Cavendish, bronzo per Tom Boonen, primo a complimentarsi sportivamente col vincitore. Il suo Belgio meriterebbe la vittoria ai punti per la bontà del lavoro, decisivo per la buona riuscita della fuga a 150 km all’arrivo, ma deve accontentarsi del gradino più basso del podio, ai piedi del quale finisce l’australiano Michael Matthews. Quinto Giacomo Nizzolo, primo rappresentante di un’Italia che corre da protagonista e non ha nulla da recriminare.

Al traguardo soli 53 corridori: doveva essere il Mondiale più facile della storia, oltreché il più noioso, ma evidentemente così non è stato.

Ordine d’arrivo:

SAGAN Peter SVK19900126 SLOVAKIA 5:40:43
2 CAVENDISH Mark GBR19850521 GREAT BRITAIN +0
3 BOONEN Tom BEL19801015 BELGIUM +0
4 MATTHEWS Michael AUS19900926 AUSTRALIA +0
5 NIZZOLO Giacomo ITA19890130 ITALY +0
6 BOASSON HAGEN Edvald NOR19870517 NORWAY +0
7 KRISTOFF Alexander NOR19870705 NORWAY +0
8 BONNET William FRA19820625 FRANCE +0
9 TERPSTRA Niki NED19840518 NETHERLANDS +0
10 VAN AVERMAET Greg BEL19850517 BELGIUM +0
11 GUARNIERI Jacopo ITA19870814 ITALY +0
12 BLYTHE Adam GBR19891001 GREAT BRITAIN +0
13 BERHANE Natnael ERI19910105 ERITREA +4
14 ROELANDTS Jurgen BEL19850702 BELGIUM +9
15 ROTH Ryan CAN19830110 CANADA +9
16 KORSAETH Truls NOR19930916 NORWAY +9
17 LEEZER Tom NED19851226 NETHERLANDS +9
18 DOUGALL Nick RSA19921121 SOUTH AFRICA +9
19 KOLAR Michal SVK19921221 SLOVAKIA +13
20 VIVIANI Elia ITA19890207 ITALY +14
21 HAYMAN Mathew AUS19780420 AUSTRALIA +21
22 AIT EL ABDIA Anas MAR19930321 MOROCCO +2:48
23 NAESEN Oliver BEL19900916 BELGIUM +4:00
24 STUYVEN Jasper BEL19920417 BELGIUM +4:00
25 BENNATI Daniele ITA19800924 ITALY +4:00
26 PORSEV Alexsandr RUS19860221 RUSSIAN FEDERATION +5:26
27 KRUOPIS Aidis LTU19861026 LITHUANIA +5:26
28 RICHEZE Maximiliano Ariel ARG19830307 ARGENTINA +5:26
29 NIELSEN Magnus Cort DEN19930116 DENMARK +5:26
30 BYSTROM Sven Erik NOR19920121 NORWAY +5:26
31 HUTAROVICH Yauheni BLR19831129 BELARUS +5:26
32 BOUHANNI Nacer FRA19900725 FRANCE +5:26
33 ERVITI OLLO Imanol ESP19831115 ESPAÑA +5:26
34 HALLER Marco AUT19910401 AUSTRIA +5:26
35 ARASHIRO Yukiya JPN19840922 JAPAN +5:26
36 SCHAR Michael SUI19860929 SWITZERLAND +5:26
37 GROENEWEGEN Dylan NED19930621 NETHERLANDS +5:26
38 KUENG Stefan SUI19931116 SWITZERLAND +5:26
39 SAGAN Juraj SVK19881223 SLOVAKIA +5:26
40 BODNAR Maciej POL19850307 POLAND +5:26
41 KEISSE Iljo BEL19821221 BELGIUM +5:26
42 GREIPEL Andre GER19820716 GERMANY +5:26
43 PHINNEY Taylor USA19900627 UNITED STATES OF AMERICA +5:26
44 DE KORT Koen NED19820908 NETHERLANDS +5:26
45 STYBAR Zdenek CZE19851211 CZECH REPUBLIC +5:26
46 QUINZIATO Manuel ITA19791030 ITALY +5:26
47 DEBUSSCHERE Jens BEL19890828 BELGIUM +5:26
48 VAN BAARLE Dylan NED19920521 NETHERLANDS +5:26
49 SWIFT Ben GBR19871105 GREAT BRITAIN +5:26
50 DOCKER Mitchell AUS19861002 AUSTRALIA +5:26
51 DEMPSTER Zakkari AUS19870927 AUSTRALIA +5:33
52 THWAITES Scott GBR19900212 GREAT BRITAIN +5:33
53 CARPENTER Robin USA19920620 UNITED STATES OF AMERICA +6:03

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