Due vittorie italiane nel tardo pomeriggio di Europa League: vincono l’Inter – 1-0 al Southampton in gran sofferenza – e la Fiorentina, 1-3 allo Slovan.
INTER-SOUTHAMPTON 1-0. Se la vittoria è la miglior medicina per guarire, l’Inter sembra sulla strada giusta per la degenza. Tutt’altro che fuori pericolo dal punto di vista del gioco, i nerazzurri riescono almeno a salvare la baracca nella serata del rientro a San Siro dopo il post-Icardi e dintorni: 1-0 al Southampton nel match che, a inizio Europa League, doveva sancire la leadership del raggruppamento.
Il Southampton gioca meglio e tiene in ambasce la difesa nerazzurra, con gli attaccanti biancorossi che procurano un mezzo assedio alla porta di Handa. Per questo il gol dell’Inter, cross di Santon e tiro di prima intenzione di Candreva (al primo gol in nerazzurro), arriva del tutto inaspettato al 67’ e ridà fiato e corde all’orchestra nerazzurra.
Per fortuna di De Boer e del resto di San Siro regge, fino alla fine stavolta, grazie anche alla coppia Handanovic-Nagatomo che produce miracoli sugli ultimi attacchi dei Saints e l’Inter può cominciare a rimettersi in sesto.
SLOVAN LIBEREC-FIORENTINA 1-3. Finalmente, Viola! La Fiorentina decide di riaccendersi in Europa League, scrollandosi di dosso il torpore dell’ultima fase di campionato: la squadra di Paulo Sousa torna alla vittoria dopo ben un mese.
In mostra, soprattutto, Nikola Kalinic, a cui l’aria di coppa fa decisamente bene: il croato segna la doppietta che già nel primo tempo svaligia il campo dello Slovan Liberec; nella ripresa il match lo chiude Babacar. Ora la Fiorentina è prima in solitaria al comando del gruppo J.
Restano, sullo sfondo, i dubbi legati alla tenuta atletica e psicologica, con una Fiorentina bella e convincente nel primo tempo (bene il 4-4-2 con Badelj e Vecino in regia e il tandem Kalinic-Babacar di punta) e affannata e preoccupata nella ripresa sotto i colpi della reazione ceca (al 58’ il gol di Sivcek). Poi il gol del senegalese e l’espulsione di Breite hanno spento le ultime velleità dei padroni di casa; la Fiorentina torna a casa con la pancia piena; la fiducia c’è, le convinzioni un filino di meno.