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Europei pista 2016: il bilancio azzurro e il medagliere finale

Europei pista 2016: il bilancio azzurro e il medagliere finale

Cala il sipario sui Campionati Europei di ciclismo su pista 2016. Sono stati 22 i titoli assegnati all’interno del velodromo francese di Saint Quentin en Yvelines nel corso di cinque giornate in cui sono non sono mai mancate le emozioni.

L’Italia conclude la spedizione d’oltralpe con una medaglia d’oro e due d’argento, eguagliando quanto fatto un anno fa nell’edizione di Grenchen. A salire sul gradino più alto ci hanno pensato le ragazze dell’inseguimento (Tatiana Guderzo, Silvia Valsecchi, Simona Frapporti ed Elisa Balsamo), che hanno sbaragliato la concorrenza e hanno ulteriormente migliorato il record italiano già abbassato nel corso delle Olimpiadi di Rio 2016.

Hanno provato ad emularle i colleghi uomini, ma Simone Consonni, Filippo Ganna, Michele Scartezzini e Francesco Lamon si sono inchinati alla Francia. Un risultato che, in ogni caso, rappresenta l’ennesimo passo in avanti da parte di un gruppo che già ha saputo sorprendere in occasione dei già citati Giochi Olimpici. Filippo Ganna è andato poi a prendersi l’argento nell’inseguimento individuale, specialità in cui è campione del mondo, ma in cui stavolta ha dovuto arrendersi ad un altro francese, il figlio d’arte Corentin Ermeneult.

Sfiorano il podio Simone Consonni ed Elisa Balsamo, entrambi quarti nell’omnium, e Rachele Barbieri, quarta nello scratch. Tralasciando le prove di velocità, in cui la strada da fare è ancora molto lunga per colmare il gap con le altre nazioni, l’Italia della pista continua i suoi passi da gigante per ritornare nel posto che le compete. E c’è da sottolineare, alla luce dei risultati, come molti degli atleti che hanno partecipato alla rassegna continentale siano dotati di grande poliedricità, riuscendo bene nella pista come nella strada.

Ma va anche fatto notare come le prestazioni di rilievo siano arrivate nonostante l’evidente stanchezza al termine di una stagione estenuante, in cui nessuno dei nostri si è risparmiato (si prenda come esempio le varie Tatiana Guderzo ed Elisa Balsamo oppure Filippo Ganna e Simone Consonni, tutti al via dei Mondiali su strada in Qatar appena una settimana fa).

Possiamo guardare al futuro perché in gruppo ci sono giovani atlete che possono dare continuità, auspicando in un investimento per un progetto che ha solide basi e, quindi, in un progresso“, è il pensiero del commissario tecnico del settore femminile Edoardo Salvoldi, mente il collega Marco Villa evidenzia l’affiatamento dei suoi ragazzi e la volontà di lottare per la maglia azzurra senza mai venir meno all’impegno.

A vincere il medagliere sono i padroni di casa della Francia che, occorre dirlo, stanno allevando, parallelamente a noi, una serie di talenti purissimi di cui sentiremo certamente parlare in futuro. Sono tre gli ori portati a casa dai cugini (sette medaglie totali) davanti alla Russia, che di ori ne ha comunque tre, ma di medaglie totali ne ha solo cinque. A chiudere il podio è la Gran Bretagna, dominatrice delle ultime Olimpiadi (ma con un’altra squadra a rappresentarla), con due ori entrambi firmati da Katie Archibald. Britannici primi nel computo complessivo degli allori, otto come i Paesi Bassi, quarti in classifica. Italia undicesima.

A seguire il riepilogo di tutte le cinque giornate, con i link per visionare i risultati di ogni singola disciplina. In basso il medagliere finale.

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