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Bilanci squadre 2016: Astana Pro Team

Bilanci squadre 2016: Astana Pro Team

Amici di Mondiali.net, è dedicato all’Astana Pro Team il nuovo appuntamento con i bilanci delle squadre 2016. Tra i punti di riferimento del panorama internazionale, il team kazako presenta una flessione rispetto al 2015: nonostante le 34 vittorie conseguite (65 podi totali), non tutto è andato come lo staff diretto dal team manager Alexander Vinokourov e dal direttore sportivo Giuseppe Martinelli si aspettava.

I gradi di capitano, si sa, spettano agli italiani Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Lo Squalo ha focalizzato la stagione su due obiettivi, Giro d’Italia e Rio 2016, centrando il primo nonostante una sofferenza oltre misura (senz’altro entusiasmante il weekend finale, ma faticoso più del previsto il resto del percorso) e fallendo suo malgrado il secondo sulla maledetta discesa di Vista Chinesa, ad un passo dalla medaglia olimpica.

Se la stagione del siciliano è andata, tutto sommato, piuttosto bene, nonostante le tante critiche piovutegli addosso per lo scarso rendimento al Tour de France (ma l’aveva anticipatamente detto, il diretto interessato, di voler gareggiare in funzione dell’evento a cinque cerchi) e la non esaltante prestazione alla Liegi, giudizio più severo per il futuro rivale Fabio Aru.

Il sardo ha concentrato le sue attenzioni sulla Grande Boucle: se le opache performance di primavera potevano passare in secondo piano, il tredicesimo posto in Francia, nonostante fino a due giorni dalla fine fosse lì a lottare per la top 5, lo condannano all’insufficienza. L’essere pimpante nelle classiche italiane di fine stagione (quarto all’Emilia e sesto alla Milano-Torino) non riscattano la debacle. Ma avrà tempo di rifarsi.

Salgono prepotentemente le quotazioni di Diego Rosa. È arrivata la seconda vittoria in carriera (primo in una frazione del Catalogna), ma è arrivato anche il secondo posto al Lombardia alle spalle di Esteban Chaves, che dimostra come il piemontese sia in grado di competere anche in Classiche dure come quella italiana o la Liegi, oltreché essere uomo di grande affidabilità in supporto dei capitani. Il Team Sky se n’è accorto e l’ha intelligentemente ingaggiato.

Della ricca truppa italiana, accanto ai deludenti (rispetto al passato) Dario Cataldo, Davide Malacarne, Alessandro Vanotti ed Eros Capecchi, al neutro Valerio Agnoli, a Paolo Tiralongo che forse comincia a sentire il peso degli anni e al positivo Michele Scarponi, che va addirittura vicino alla top 10 alla Vuelta, registriamo l’annata da dimenticare di Andrea Guardini. Il velocista ha avuto poco spazio, certo, non avendo potuto partecipare a nessuno dei grandi Giri, ma laddove è stato chiamato in causa ha risposto con i consueti successi in Malesia al Tour de Langkawi, che non possono essere sufficienti per uno da cui ci si aspetta ben altro.

Archiviato il discorso italiani, la nota più positiva risponde al nome di Miguel Angel Lopez, ennesimo talento colombiano in rampa di lancio. Vincitore del Giro di Svizzera, il sudamericano ha poi timbrato il cartellino nella classica più antica al mondo, la Milano-Torino. Chissà cosa avrebbe potuto fare se non fosse stato costretto al ritiro alla Vuelta…

Molto bene l’estone Tanel Kangert, sempre utile in appoggio ai leader, ma bravo a ritagliarsi i propri spazi in talune circostanze, come avvenuto ad aprile al Giro del Trentino concluso al secondo posto e di recente all’Abu Dhabi Tour. Stesso dicasi per Jakub Fuglsang, che di successi non ne ha ottenuti, ma ha conquistato un ragguardevole argento olimpico sulle strade di Rio. In calando gli olandesi Lars Boom e Lieuwe Westra (nonostante l’affermazione di quest’ultimo alla Tre Giorni di La Panne), tanta buona volontà, ma poca concretezza per Luis Leon Sanchez. Tra i kazaki, invece, brilla Alexey Lutsenko, vincitore ad Hainan nel finale di stagione.

Top moment. Pochi dubbi sul miglior momento della stagione in casa Astana: è la due giorni finale del Giro d’Italia, con la vittoria di Risoul che gli spiana la strada verso la seconda maglia rosa.

top-rider Vincenzo Nibali, Miguel Angel Lopez

flop-rider Fabio Aru, Andrea Guardini

vittorie

# Corsa Vincitore
34 Tour of Hainan LUTSENKO
33 Tour of Hainan – Stage 8 – Sanya › Qiongzhong LUTSENKO
32 Abu Dhabi Tour KANGERT
31 Tour of Hainan – Stage 2 – Xinglong › Haikou TLEUBAYEV
30 Abu Dhabi Tour – Stage 3 – Al Ain › Jebel Hafeet KANGERT
29 Tour of Almaty LUTSENKO
28 Milano-Torino LÓPEZ
27 Vuelta a Burgos – Stage 2 (TTT) – Burgos › Burgos LÓPEZ
26 National Championships Kazakhstan – Road Race KAMYSHEV
25 National Championships Latvia – Road Race SMUKULIS
24 National Championships Kazakhstan – ITT GRUZDEV
23 National Championships Latvia – ITT SMUKULIS
22 Tour de Suisse LÓPEZ
21 Criterium du Dauphiné – Stage 3 – Boën-sur-Lignon › Tournon ARU
20 Giro d’Italia NIBALI
19 Giro d’Italia – Stage 19 – Pinerolo › Risoul NIBALI
18 Giro del Trentino – Stage 4 – Malè › Cles KANGERT
17 Giro del Trentino – Stage 3 – Sillian › Mezzolombardo KANGERT
16 Giro del Trentino – Stage 1 (TTT) – Riva › Torbole KANGERT
15 Vuelta Ciclista al Pais Vasco – Stage 5 – Orio › Arrate (Eibar) ROSA
14 Vuelta Ciclista al Pais Vasco – Stage 1 – Etxebarria › Markina-Xemein SANCHEZ
13 Driedaagse De Panne-Koksijde WESTRA
12 Paris – Nice – Stage 5 – Saint-Paul-Trois-Châteaux › Salon-de-Provence LUTSENKO
11 Le Tour de Langkawi – Stage 8 – Batu Pahat › Melaka GUARDINI
10 Le Tour de Langkawi – Stage 7 – Seremban › Parit Sulong GUARDINI
9 Le Tour de Langkawi – Stage 5 – Tapah › Kuala Lumpur GUARDINI
8 Le Tour de Langkawi – Stage 4 – Ipoh › Tanah Rata LÓPEZ
7 Le Tour de Langkawi – Stage 1 – Kangar › Baling GUARDINI
6 Tour of Oman NIBALI
5 Tour of Oman – Stage 4 – Knowledge Oasis Muscat › Jabal Al Akhdhar (Green Mountain) NIBALI
4 Volta ao Algarve em Bicicleta – Stage 2 – Lagoa › Alto da Fóia SANCHEZ
3 La Méditerranéenne GRIVKO
2 La Méditerranéenne – Stage 3 – Cadolive › Pegomas GRIVKO
1 Tour de San Luis – Stage 6 – La Toma › Merlo LÓPEZ

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