Bilanci squadre 2016: Wilier-Southeast

Amici di Mondiali.net, è la Professional italiana Wilier-Southeast al centro del discorso odierno sui bilanci delle squadre 2016.

Jakub Mareczko ha salvato l’annata: potremmo sintetizzare così la non felicissima stagione della compagine diretta da Angelo Citracca, che ha avuto nel giovane italo-polacco l’indiscusso protagonista. Dodici le vittorie stagionali conseguite dal ventiduenne nativo di Jaroslaw, dodici sulle 18 totali: le più importanti, tra marzo e aprile tra la Settimana Coppi & Bartali e il Giro di Turchia.

Tre successi davanti ad avversari di primo piano, seguiti da molti altri nelle trasferte extraeuropee: il primo, rimasto impresso, quello ottenuto davanti al compagno di nazionale Elia Viviani al Tour de San Luis; poi una in Malesia al Tour de Langkawi; tre al Qinghai Lake e altrettante al Taihu Lake. Per un classe ’94, giungere per così tante volte primo anche in palcoscenici tutt’altro che irresistibili rappresenta un bel segnale in vista del futuro. Ci si aspettava qualcosa di più dal Mondiale di Doha in cui, a capo della nazionale under 23, si è messo al collo una medaglia di bronzo che forse non ha appagato completamente neppure se stesso.

Dietro Mareczko cosa c’è? Hanno lasciato il segno, senza però essere costanti, gli altri due uomini veloci del gruppo: Manuel Belletti primo in un’altra tappa della Coppi & Bartali e poi qualche piazzamento a fine stagione; Rafael Andriato si è visto sul finire dell’anno con un’affermazione ad Hainan.

Su Andrea Fedi, partito splendidamente con l’acuto al Trofeo Laigueglia, il più importante sigillo della squadra, hanno pesato i problemi fisici riscontati nel prosieguo, mentre su Filippo Pozzato il giudizio non può essere sufficiente. Certo, l’età comincia ad avere il suo peso (parliamo di un classe ’81), ma finire l’anno senza mai lasciare traccia non è un buon segno per il corridore veneto, nonostante qualche buona apparizione a settembre che ha spinto Davide Cassani a portarlo nel ruolo di riserva ai Mondiali di Doha.

Qualche spiraglio sembra essere giunto con i giovanissimi Julen Amezqueta, Yonder Godoy e Cristian Rodriguez, ma è ancora presto per emettere un verdetto sul loro conto e sulle loro doti da scalatori. Ben si sono comportati Giuseppe Fonzi, vicino al podio a Taihu, e l’albanese Eugert Zhupa, in fuga in diverse occasioni.

Ma sono mancate le prestazioni di rilievo, quelle che vanno ricercate nelle grandi occasioni: al Giro d’Italia, per esempio, la squadra si è presentata con lo scudetto sul collo conquistato al termine della Coppa Italia 2015, ma sulla strada non è riuscita a raccogliere nulla, se non qualche fugace piazzamento. Troppo poco.

Top moment. La vittoria più prestigiosa la porta a casa Andrea Fedi, primo al Trofeo Laigueglia.

 Jakub Mareczko

 Filippo Pozzato