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Fabian Cancellara. Foto: Bettini

Fabian Cancellara, a Gand la festa d’addio di Spartacus

Una serata per celebrare sedici anni ad altissimi livelli: è quella organizzata a Gand, all’interno del velodromo Kuipke, da Fabian Cancellara, uno dei più grandi campioni del nuovo millennio, che a 35 anni decide di appendere la bicicletta al chiodo.

Spalti gremiti in ogni ordine di posto, tutti ad applaudire la Locomotiva di Berna, che saluta il ciclismo agonistico al termine di una meravigliosa avventura cominciata nel 2001. Da allora quante soddisfazioni, quanti brividi lungo le strade e, perché no, quanti momenti difficili, sempre superati da un’inesauribile volontà di rialzarsi e di mostrarsi numero uno. Tutto il mondo ciclistico gli tributa un omaggio, anche tanti campioni (tra cui l’italiano Filippo Pozzato) accorsi in suo onore.

Ha scelto il Belgio perché è la sua seconda patria, quella che gli ha regalato la fama maggiore: tre Giri delle Fiandre ed altrettante Parigi-Roubaix lo rendono un grande del pavé, uno che resterà sempre negli annali di queste affascinanti Classiche. “È difficile capire come così tante persone siano venute ad assistere all’addio di un corridore svizzero. Solo in Belgio è possibile una cosa del genere – sono le parole di ringraziamento che Spartacus rivolge al pubblico – Sto vivendo un periodo molto intenso […] ora questa festa in bicicletta, la vostra ciliegina sulla torta della mia carriera“.

Di origini lucane (il padre Donato, nativo di Potenza, si trasferì in Svizzera a 18 anni per svolgere il mestiere di elettricista), Fabian esordisce tra gli élite nel 2001 con la Mapei, con la quale ha modo di correre accanto a corridori già noti come Johan Museeuw e Paolo Bettini. Nel 2003 comincia il triennio in Fassa Bortolo, dove inizia a fare incetta di vittorie nelle cronometro, sua grande specialità. Ma è il 2006 l’anno del primo gioiello, il successo numero uno alla Regina delle Classiche, la Parigi-Roubaix.

Ne vincerà altre due vestendo le casacche di CSC (poi Saxo Bank) e Trek (già RadioShack), come vincerà tre Fiandre, una Milano-Sanremo, una Tirreno-Adriatico, un Giro di Svizzera, otto tappe al Tour de France e tre al Vuelta a Espana, tre Strade Bianche. E infine quattro titoli iridati contro il tempo consecutivi e due medaglie d’oro olimpiche, l’ultima delle quali a Rio 2016.

“Grazie a tutti”, sono le parole con cui conclude la serata.

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