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Giglio d’Oro 2016, il vincitore Nizzolo: “Ora voglio le Classiche”
Giacomo Nizzolo. Foto: treksegafredo.com

Giglio d’Oro 2016, il vincitore Nizzolo: “Ora voglio le Classiche”

Si è svolta presso il Meridiana Country Hotel-Ristorante Carmagnini del ‘500, a Pontenuovo di Calenzano, la cerimonia ufficiale del Giglio d’Oro 2016, premio nato nel 1974 per iniziativa del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi – in collaborazione con la Regione Toscana, la Città metropolitana di Firenze e il Comune di Calenzano – ed assegnato al miglior corridore professionista italiano dell’anno.

Come già annunciato nei giorni scorsi, è stato Giacomo Nizzolo a ricevere il riconoscimento grazie ai successi al Campionato Italiano di Darfo Boario Terme e poi allo splendido finale di stagione con i primi posti alla Bernocchi e al Gran Piemonte e il quinto al Mondiale di Doha. Traguardi che gli hanno permesso di battere al fotofinish Sonny Colbrelli, secondo, e Vincenzo Nibali, terzo e vincitore delle ultime quattro edizioni.

Salito sul palco, il brianzolo della Trek-Segafredo si è detto “felicissimo” di poter ricevere tale premio perché è il frutto dei risultati conseguiti. Dichiarandosi soddisfatto per la stagione appena conclusa, guarda già al 2017 con grandi ambizioni: “Punterò alla classiche, anche a quelle del Nord, il pavé non mi spaventa – le sue parole – L’anno prossimo sarà davvero importante, per cui occorrerà prepararsi a puntino”.

Ma Giacomo Nizzolo non è stato l’unico atleta a salire sul palco. Con lui anche la rivelazione dell’anno Gianni Moscon, ventiduenne trentino che si è già fatto valere con la maglia del Team Sky vincendo la classifica finale dell’Arctic Race of Norway e mostrandosi davvero pimpante in tante altre uscite. “Soddisfatto” anch’egli della condotta sulla strada, non ha nascosto di essersi trovato a proprio agio anche alla Roubaix e al Fiandre e vede nella Regina delle Classiche il suo sogno da corridore.

I vincitori degli altri premi: Samuele Battistella miglior juniores; all’allenatore del Napoli Maurizio Sarri il Premio Alfredo Martini – Maestro dello Sport; al ct della nazionale italiana Davide Cassani il Premio Gino Bartali (ritirato dal suo vice, nonché responsabile del settore under 23, Marino Amadori); a Francesco Moser “Glorie del ciclismo” in memoria di Franco Ballerini. Infine menzione speciale per Vincenzo Nibali grazie alla vittoria al 99^ Giro d’Italia.

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