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Nazionale, Italia buona ma inchiodata al palo: con la verde Germania è 0-0
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Nazionale, Italia buona ma inchiodata al palo: con la verde Germania è 0-0

Non era un’amichevole, e lo si sapeva: finisce però a reti bianche, quest’ Italia – Germania, tra fischi all’inno tedesco, alcuni sussulti e un palo di Belotti.

La nota davvero stonata della serata di San Siro sono i fischi che piovono dagli spalti al momento dell’inno tedesco: Buffon e gli azzurri applaudono per dare il buon esempio al pubblico, ma intanto la figuraccia italiana è fatta. Il brutto vizio già innescato a Bari, contro la Francia, alla prima di Ventura, s’è ripetuto insomma.

Da quel momento in poi si gioca, ma nonostante l’acerrima rivalità fra Italia e Germania di occasioni vere fino all’intervallo non se ne vede l’ombra. Con la Germania che non riesce a imporre la linea con la sua linea verde (in campo per esempio ci sono Goretzka e Gundogan) e l’Italia che vorrebbe pungere di più di rimessa, le uniche chances sono un tiro impreciso di Immobile e un bel salvataggio di Zappacosta che s’immola a respingere il tiro a botta sicura di Muller (subissato di fischi dopo le note dichiarazioni post-San Marino).

Nella ripresa va in campo Astori per Romagnoli e soprattutto l’idolo di casa Donnarumma al posto di Buffon. La prima fiammata è al 10’, con Belotti che sguscia fra Mustafi e Tah e cade in area, la moviola in campo – VAR, per intenderci – suggerisce all’arbitro di non fischiare e si prosegue. Poco dopo i brividi sono tutti nell’area italiana: Volland, subentrato a Müller, tocca in rete ma è in fuorigioco.

L’ingresso di Bernardeschi coincide col massimo momento di spinta azzurra: il viola però spreca clamorosamente l’occasione giusta per gonfiare la rete di Leno. Poco dopo ne arriva una, ancora più nitida, per Belotti: il Gallo salta Mustafi e calcia di diagonale, la palla incoccia sul palo e la speranza di sentire l’urlo italiano a San Siro si spezza. Per poco nel finale Mustafi non beffa la truppa azzurra.

Al fischio finale San Siro applaude gli azzurri: missione compiuta per Ventura, almeno da questo punto di vista.

Ora per l’Italia i prossimi impegni, a marzo, hanno già nome e cognome: l’Albania dell’italiano De Biasi sulla strada verso Russia 2018 e l’Olanda ad Amsterdam per un altro crash test significativo. Ventura ha altri mesi per visionare gli elementi buoni per la sua nuova Italia: esperta sì, ma con un cuore giovane che pulsa e vuole far bene.

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