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Steven Gerrard, addio al calcio giocato: la leggenda del Liverpool dice basta
Steven Gerrard, Liverpool. Joe Giddens

Steven Gerrard, addio al calcio giocato: la leggenda del Liverpool dice basta

Steven Gerrard lascia il calcio giocato. Dopo l’addio al suo Liverpool e due stagioni in MLS, Steve G ha annunciato il ritiro. Si ferma uno dei capitani più amati d’Inghilterra.

Dopo l’addio dato ai suoi Reds due anni fa, Gerrard era volato oltreoceano doveva aveva disputato due annate nella Major League Soccer coi Los Angeles Galaxy. Ora però ha deciso di fermarsi, definitivamente. Termina così la carriera leggendaria di un grande capitano, uno dei centrocampisti simbolo degli ultimi 20 anni del calcio inglese e internazionale: con la maglia rossa del Liverpool Gerrard esordì in Premier League 18 anni fa esatti, il 28 novembre 1998.

Da allora Steve G ha totalizzato 710 presenze con i Reds, 17 stagioni, di cui 14 da capitano condite da 186 gol in tutte le competizioni. Gerrard è stato il Liverpool, il Liverpool è stato Gerrard in questo scorcio di inizio secolo: giocatore poliedrico e impiegabile ovunque a centrocampo, da centrale esterno o trequartista, è stato spesso la manna per gli allenatori che si sono alternati nella panchina sotto la caldissima Kop di Anfield Road.

Un palmares eccezionale, quello accumulato da Gerrard in 18 anni di Liverpool: una Coppa Uefa, 2 Supercoppe d’Inghilterra, 2 FA Cup, 3 Coppe di Lega e 2 Community Shield. Da vera bandiera del club del Merseyside, vanta anche il record del maggior numero di gol segnati a Old Trafford da avversario del Manchester United, con cui il Liverpool disputa da sempre il vero derby d’Inghilterra.

Il punto più alto dell’esperienza in Reds resta comunque la Champions conquistata nel 2005 con Rafa Benitez in panchina: quella della finale di Istanbul contro il Milan, nella rimonta più clamorosa della storia della Champions League. Dallo 0-3 al 3-3 in un tempo, poi supplementari, rigori e il trionfo levato in alto nel cielo. Una vittoria non cancellabile con la vendetta milanista, servita fredda due anni dopo ad Atene, quando il doppio Inzaghi consegnò la vittoria al Diavolo di Ancelotti.

Due uniche macchie, in questo percorso straordinario. La prima è la casella Premier League vinte rimasta malinconicamente 0, nonostante esserci andato vicinissimo nel 2014, quando scivolò clamorosamente contro il Chelsea di Mou, mandando in frantumi il sogno di tutta una carriera.

La seconda batte bandiera inglese. Con l’Inghilterra Gerrard ha debuttato nel 2000, ed è il quarto di sempre per presenze (dietro a Beckham, Rooney e Shilton): ben 114 (con 21 reti). Ha disputato sei grandi manifestazioni: Europei 2000, 2004 e 2012 e Mondiali 2006, 2010, 2014 (saltò quello in Corea e Giappone per un infortunio). È stato anche capitano dei Tre Leoni ai Mondiali del 2010, agli Europei del 2012 e agli ultimi Mondiali del 2014, dopo i quali diede l’addio alla nazionale.

Nonostante la sua grandezza, e l’appartenenza alla famigerata ‘Generazione d’Oro’ insieme a Owen, Beckham e Lampard, a Steve G non è mai riuscito di lottare per un grande trofeo con la sua Nazionale.

Nei che non sporcano più di tanto la grandissima carriera di una delle ultime bandiere del calcio moderno: Steven Gerrard appende le scarpe al chiodo, a questo football mancherà eccome. You’ll never walk alone, Steve G!

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