L’Atalanta si conferma vera sorpresa del calcio italiano anche in Coppa Italia: il Pescara finisce sommerso 3-0; per i bergamaschi ora c’è la Juventus.
Dalla Juve alla… Juve. La Dea allenata da Gian Piero Gasperini, a tre giorni dal big match di Serie A allo Stadium, si regala l’ottavo di finale di Coppa Italia con i bianconeri di Allegri (a gennaio). Un bel modo per fare la voce grossa e ribadire alla Penisola pallonara che Bergamo è alta e alta vuole rimanere, a iniziare dalla sfida di sabato che tutto l’ambiente nerazzurro ora potrà preparare con tranquillità, e con l’obiettivo di rimettere in luce solidità, freschezza ed efficacia già emerse in questo scorso di stagione.
Ci mette poco, l’Atalanta, per mettere in discesa la partita e chiudere la pratica-qualificazione. Al 7’ è già gol: calcio d’angolo, rinvio di testa di Bruno, tiro al volo di Grassi, respinta di Fiorillo e tap-in di capitan Raimondi.
La squadra di Massimo Oddo a quel punto si scioglie come neve al sole, con il portiere biancazzurro che prima tira sospiri di sollievo su Capone e Freuler e che poi capitola nuovamente, al 29’, quando su bel lancio di Pesic Grassi tocca facilmente dal limite dell’area piccola: 2-0 e partita già avviata sui binari atalantini.
La ripresa infatti diventa una semplice formalità: le squadre cominciano a tirare i remi in barca e pensare al campionato. Il Pescara si fa vedere con un bel sinistro di Pettinari, prontamente respinto da Sportiello, e con un errore di Cristante; l’Atalanta sfiora invece il tris con due traverse del giovane Latte e di CR77 (rispettivamente da tre metri e da fuori area) e lo trova al 93’ con il talentuoso Pesic, lanciato da D’Alessandro.
L’imbattibilità su azione dell’Atalanta in tutte le competizioni sale a quota 814’; la qualificazione agli ottavi di Coppa Italia è in ghiacciaia. Non c’è modo migliore per Bergamo per prepararsi alla sfida di sabato che può valere un bel passo in avanti nella scala delle certezze.