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Giro 100, quali big al via? Nibali e Quintana guidano la schiera dei favoriti

Giro 100, quali big al via? Nibali e Quintana guidano la schiera dei favoriti

Partirà il 5 maggio dalla Sardegna il Giro 100. Per un’edizione speciale, speciale dovrà essere anche il cast di partenti. Quali big prenderanno parte alla prossima Corsa Rosa? Chi succederà a Vincenzo Nibali nell’albo d’oro del primo Grand Tour della stagione? Ecco i grandi delle due ruote alla caccia del Trofeo Senza Fine.

Il più atteso è il maggior corridore da corse a tappe del nostro Paese, Vincenzo Nibali, campione uscente e alla ricerca del tris al debutto con la nuova casacca della Bahrain-Merida. Il suo inizio di stagione è stato tutt’altro che brillante, ma nell’ultima apparizione, avvenuta al vincente Giro di Croazia, ha dimostrato di essere in netta crescita e sarà lì della partita.

Il favorito numero uno, tuttavia, risponde al nome di Nairo Quintana: il leader della Movistar ha annunciato la propria partecipazione al Giro (già vinto nel 2014), ritenendo che esso possa servire a trovare la gamba in vista del Tour de France che costituirà, comunque, il suo obiettivo primario. Se deciderà di non risparmiarsi, sarà difficile batterlo dopo quanto fatto vedere già sul finire del 2016 (primo alla Vuelta) e nelle poche uscite di questo 2017.

Incombono, poi minacce britanniche. Sono quelle del Team Sky, per esempio, che manda in Italia Geraint Thomas, recente vincitore del Tour of the Alps, grande luogotenente di Chris Froome e corridore in grado di andar forte tanto nelle Classiche (vanta un E3 Harelbeke) quanto nelle brevi corse a tappe (in cascina l’ultima Parigi-Nizza). Sarà il suo debutto nelle vesti di capitano in un Grand Tour e sarà affiancato dallo spagnolo Mikel Landa, tra i più temuti in salita e già sul podio (terzo) nel 2015. E da Oltremanica proviene anche Adam Yates (Orica-Scott), quarto al Tour lo scorso anno (nonché vincitore quest’anno del GP Larciano) e dunque, nonostante i soli ventiquattro anni, già in grado di lottare per il podio.

A questi si aggiunge la tripla minaccia olandese: c’è Tom Dumoulin (Team Sunweb), che dopo essere venuto lo scorso anno per puntare soltanto alle prove contro il tempo, ritorna stavolta per riprendere il discorso con la generale interrotto due anni fa alla Vuelta a Espana, sottrattagli proprio l’ultimo giorno da Fabio Aru; c’è Bauke Mollema (Trek-Segafredo), già in grado di lottare per alte posizioni al Tour e ora desideroso di fare altrettanto qui da noi; c’è Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), che lo scorso anno andò vicino al colpaccio, cedendo il primato e l’intero podio soltanto a due giorni dalla conclusione per via di un inarrestabile Nibali.

Assolutamente agguerrito Thibaut Pinot. Ancora scottato dalla delusione della Grande Boucle dello scorso anno, il francese cerca la consacrazione proprio sulle strade che l’hanno visto nascere (era la Settimana Lombarda del 2010) e le sue intenzioni sono chiare: vincere. Viene da Oltralpe anche Pierre Rolland (Cannondale-Drapac), che ha lo steso intento del connazionale di cancellare l’ultima non felice partecipazione al Tour.

Il Giro rappresenta l’occasione di riscatto anche per il debuttante statunitense Tejay Van Garderen (Bmc), il campione mancato nonostante le grandi potenzialità, mentre il russo Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), vicino alla top 5 nel 2016 se una caduta nella discesa del Colle dell’Agnello non avesse spento i suoi sogni, è di nuovo alla partenza per riportare indietro il tempo.

In casa Italia, infine, accanto a Nibali schieriamo Domenico Pozzovivo (Ag2R La Mondiale), che dopo un paio di stagioni sottotono sembra essere tornato pimpante e lo ha dimostrato con il terzo posto conseguito al Giro delle Alpi. Bisogna poi capire quali siano le prospettive e le intenzioni di Davide Formolo (Cannondale-Drapac), decimo all’ultima Vuelta: prediligerà la classifica generale o andrà a caccia di un successo parziale?

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