Un importante annuncio è stato dato in occasione dell’ultimo Consiglio Direttivo della Federciclismo italiana tenutosi a Roma: finalmente pronti i lavori per la costruzione del velodromo di Treviso.
L’Italia avrà il suo secondo velodromo al coperto. Accanto all’impianto bresciano di Montichiari, fiore all’occhiello delle strutture sportive del nostro Paese, ecco arrivare un secondo a Treviso. È il comune di Spresiano, alle porte del capoluogo di provincia veneto, ad essere interessato alla realizzazione dell’opera che sarà costruita dalla Pessina Costruzioni Spa, aggiudicatrice della gara d’appalto.
Sarà un impianto moderno ed efficiente – di categoria 1 secondo gli standard dell’Unione Ciclistica Internazionale – atto ad ospitare tutte le maggiori gare internazionali, compresi Campionati Mondiali ed eventuali gare olimpiche (quello di Montichiari, con copertura di soli 1800 posti, non permette di organizzare manifestazioni di tale portata). La pista sarà lunga 250 metri, mentre i posti a sedere saranno seimila.
Il progetto godrà di finanziamento pubblico, mentre l’impianto sarà a disposizione della FCI per 150 giorni all’anno. Il velodromo dovrà essere completato entro 30 mesi e si auspica possa essere già a disposizione degli atleti italiani per rifinire la preparazione in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Il numero uno azzurro Renato Di Rocco, intervenuto a margine del Giro d’Onore, nel corso del quale sono state premiate le eccellenze italiane del pedale che si sono particolarmente distinte a livello globale nell’ultima stagione, ha espresso soddisfazione per l’opportunità concessa dalle autorità ministeriali, convinto che quest’opera permetterà un ulteriore sviluppo di una disciplina, il ciclismo su pista, che nell’ultimo biennio è cresciuta a livello esponenziale.
Dopo anni bui, infatti, l’Italia sta tornando di nuovo in auge in questo settore in cui ha raccolto enormi risultati nei decenni addietro. Elia Viviani, oro nell’omnium a Rio, è il capostipite di questa nuova generazione in cui avanzano a passi giganti tanti giovani atleti, come le fortissime ragazze juniores, protagoniste, tra l’altro, del quartetto dell’inseguimento che vanta il primato mondiale di categoria.