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Wiggins dice basta: il baronetto appende la bici al chiodo

Wiggins dice basta: il baronetto appende la bici al chiodo

Bradley Wiggins ha deciso di dire basta: a 36 anni, il baronetto inglese pone fine alla sua carriera agonistica e appende la bicicletta al chiodo.

Di fatto aveva smesso di prendere parte ai grandi eventi da oltre un anno, senza però disdegnare la presenza ad appuntamenti minori nelle file del team Continental da lui stesso fondato. In quindici anni di professionismo ha saputo raccogliere tanti eccezionali risultati in strada e in pista, a conferma del suo poliedrico talento.

Diventato pro’ nel 2001 nella Linda McCartney, sale alla ribalta nel 2004, quando si presenta alle Olimpiadi di Atene vincendo tre medaglie su pista: l’oro nell’inseguimento individuale, l’argento nell’inseguimento a squadre e il bronzo nell’americana in coppia con Rob Hayles. All’interno dei velodromi fa incetta di allori negli anni seguenti, arrivando all’apice nel 2008 quando vince due ori olimpici (inseguimento individuale e a squadre a Pechino) e tre iridati.

A questo punto decide di dedicarsi con maggiore convinzione alla strada: da formidabile cronoman – sua, ad esempio, la prima tappa del Giro d’Italia 2010 ad Amsterdam – muta le proprie caratteristiche fisiche con l’intento di scrivere la storia tentando la scalata al Tour de France. Il 2012 è l’anno magico: gli organizzatori dell’Aso l’aiutano disegnando un percorso non trascendentale e il britannico in maglia Sky, con un Chris Froome in forte ascesa e al suo servizio (pur con evidente superiorità del keniano in salita) conquista la maglia gialla. Nello stesso anno è oro contro il tempo ai Giochi di Londra.

Raggiunto il grande obiettivo, decide di ritornare al suo primo amore, la pista, per un’ultima grande impresa: il record dell’ora. È il 7 giugno 2015 quando al Lee Valley VeloPark di Londra fa segnare il nuovo primato mondiale: 54,526 km percorsi contro i 52,937 km del precedente detentore Alex Dowsett. La carriera gli ha riservato le più grandi soddisfazioni, ma c’è ancora tempo per l’ultima, il quinto oro olimpico, ottenuto a Rio 2016 nell’inseguimento a squadre.

Ho avuto la fortuna di vivere un sogno“, esclama Wiggo nel comunicato in cui sancisce la sua discesa dalla bici e in cui ringrazia tutti per l’affetto e il sostegno che il pubblico gli ha sempre dimostrato.

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