Alla vigilia della presentazione ufficiale della Bahrain-Merida, Vincenzo Nibali, leader del nuovo team WorldTour nato nella penisola arabica, si confida sui social e risponde alle domande poste dai tifosi.
Spazia a tutto tondo lo Squalo, che lascia la Astana dopo 5 stagioni ricche di soddisfazioni in nome di una sfida del tutto inedita. C’è un clima sereno all’interno della squadra e c’è “grande feeling” con ciascuno dei corridori in organico. In particolare con la ricca pattuglia italiana – nove elementi totali – nella quale spiccano il fratellino Antonio e il grande amico Giovanni Visconti.
Sul primo l’ex campione italiano dichiara di vederlo “molto teso” in vista del debutto in una compagine di così alto livello, mentre all’ex atleta della Movistar riconosce il merito di riuscire a “far ridere” costantemente tutti col suo senso dell’umorismo e di portare armonia nell’ambiente.
Dichiarazioni anche sugli ormai ex colleghi del team kazako. Tra questi Michele Scarponi, che spera di poter riabbracciare presto e, perché no, rivederlo un giorno al suo servizio, ed Alessandro Vanotti, riguardo al quale si dice incredulo per il mancato rinnovo di contratto da parte di Alexander Vinokourov, nonostante la volontà del passista di restare al servizio di Fabio Aru.
In merito al calendario, il debutto ufficiale con la nuova casacca avverrà il 24 gennaio alla Vuelta a San Juan, in Argentina. Il seguito sarà ancora da confermare, ma è già certa la presenza alla Tirreno-Adriatico perché è una “corsa di grande importanza” in cui ha peraltro trionfato in due occasioni. Niente Sanremo, invece, perché “senza le Manie non è adatta a me” e così nello stesso periodo sarà più opportuno effettuare un breve ritiro in altura.
L’obiettivo numero uno della stagione sarà il Giro d’Italia 2017, il Giro 100. Sarà un’edizione particolare perché partirà con il dorsale numero uno di campione uscente, perché rincorrerà un tris che sarebbe certamente storico e perché la carovana rosa passerà dalla sua Sicilia. Momenti fondamentali saranno l’Etna – “Proverò a vincere, ma non sarà facile” – e il tappone di Bormio – “Il Mortirolo non è una barzelletta e poi c’è la doppia scalata dello Stelvio” – mentre sui possibili avversari cita Aru, Chaves, Kruijswijk, Pinot e possibili sorprese.
Il Tour de France non è in programma al momento, così come la famigerata doppietta Giro-Tour che secondo il messinese è “quasi impossibile” al giorno d’oggi. In merito alla nuova bicicletta: si passa dalla Specialized alla Merida, che pesa duecento grammi in meno e ha una “ottima guidabilità”. Ci sarà poi da provare i freni a disco, “il futuro” della tecnologia applicata al ciclismo.
Infine un ricordo su Pantani: “Le nostre sono due epoche diverse. Io sono Vincenzo, lui era Marco, era un grande e voglio ricordarlo per quello che ha fatto in bicicletta“.