Mondiali.net Il tuo appuntamento sportivo quotidiano
Va a Serena Williams la sfida in famiglia che vale il titolo degli Australian Open 2017, primo Slam stagionale di scena sul cemento di Melbourne: la minore delle due sorella batte Venus con un doppio 64 in un’ora e ventidue minuti di gioco e si aggiudica il Major Down Under per la settima volta in carriera.
Ha vinto la più forte, ha vinto colei che da oltre un decennio domina incontrastata la scena mondiale. E poco importa se la posizione numero uno del ranking non spettava a lei (ci ritornerà immediatamente). Non c’è avversario che tenga e non c’è match che le incuta timore: Serena Williams è la regina del tennis mondiale.
Tanto di cappello a Venus, che ha agguantato un risultato considerato da lei stessa sorprendente. Si è spinta fin dove neppure immaginava, la maggiore delle sorelle, arrivando a disputare a 36 anni e mezzo una finale Slam. È stata la riproposizione dell’ultimo atto di Melbourne 2003: sono passati ben 14 anni ed eccole lì di nuovo una di fronte all’altra, le due creature di papà Richard Williams.
La finale 2017 non è stata altamente spettacolare, diciamolo. È terminata abbastanza rapidamente senza che Venus potesse rendere dura la vita a Serena, la quale nei momenti decisivi ha saputo quali armi utilizzare per contrastare la sua avversaria dall’altra parte del campo. E non sono mancati pure tanti errori, segno che la tensione era comunque palpabile perché la posta in palio era ovviamente alta: nel primo parziale, ad esempio, sono arrivati cinque break su nove game totali.
Ma ciò che conta è che Serena Williams ha portato a casa il settimo Australian Open e soprattutto il 23° Slam della sua folgorante carriera. Lo ha fatto con un tennis che non ha lasciato scampo ad alcuna giocatrice: nessun set lasciato per strada e appena 45 game regalati. Ora è ad una sola lunghezza dal primato dell’australiana Margaret Court che detiene il record di 24 Slam.
