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Nuovo stadio Roma, arriva il no del Comune: parere del Campidoglio non favorevole
Progetto nuovo stadio Roma a Tor di Valle. Twitter

Nuovo stadio Roma, arriva il no del Comune: parere del Campidoglio non favorevole

Nuovo stadio Roma, la questione si complica: il Comune della Capitale ha dato parere negativo al progetto del nuovo stadio giallorosso a Tor Di Valle.

«Non favorevole e non idoneo». Con queste parole il Comune guidato dal sindaco 5 Stelle Virginia Raggi ha bollato il progetto del nuovo impianto che la società giallorossa ha intenzione di costruire in zona Tor di Valle, a sud-ovest della Capitale.

Il documento in questione, pubblicato sul sito web della Regione, era già stato depositato agli atti della seduta della Conferenza dei Servizi lo scorso 31 gennaio. Nella relazione finale Roma Capitale «esprime dissenso» sul progetto del nuovo impianto, allegando una serie di pareri tecnici a cui rimanda per le motivazioni al parere non favorevole.

La prima criticità espressa riguarda la sicurezza stradale: “Sono state rilevate numerose situazioni (ne sono elencate 6, ndr) in cui non possono ritenersi garantite le condizioni di sicurezza, con particolare riferimento alla circolazione stradale sia veicolare che pedonale”.

La seconda è, invece, alla voce “idraulica”: “L’attuale classificazione dell’area, che comprende zone a rischio, determina la non compatibilità, ai fini della variante urbanistica, con le condizioni di pericolosità idraulica dell’area”.

Alla voce “carenza di funzionalità”, il Comune riscontra problemi nella viabilità, nei parcheggi e nel trasporto pubblico (altri 6 punti), mentre il capitolo “carenza documentale e/o di contenuti” elenca tutti quegli atti “richiesti in modo reiterato” non ancora pervenuti e qui gli appunti sono 30.

Società e tifosi però possono ancora sperare nella Conferenza dei Servizi, prorogata fino al 3 marzo. A pagina 5 del documento pubblicato dalla Regione e scritto dal Comune c’è infatti un elenco che induce alla calma l’organigramma diviso fra Trigoria e Boston: “Le condizioni per il parere favorevole – si legge – sono definite dalle modifiche-integrazioni progettuali necessarie a: assicurare adeguati livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale; assicurare livelli di servizio delle infrastrutture stradali; completare la documentazione progettuale con le elaborazioni mancanti; colmare le carenze di contenuti rilevate”.

In serata è arrivata la precisazione del Campidoglio attraverso una nota ufficiale: “C’è la volontà di andare avanti per analizzare il dossier – fa sapere il Campidoglio -. Proprio per questo è stata chiesta la proroga della Conferenza dei servizi. C’è una lista di temi da affrontare nel periodo di sospensione, ma ci sono i margini per concludere positivamente la procedura”.

La Roma dal canto suo fa seguito alla precisazione del Comune con alcune dichiarazioni che ostentano sicurezza e serenità per i possibili sviluppi. La società romanista, insieme al costruttore Parnasi, ha così sentenziato: «Le istituzioni coinvolte nel processo decisionale non vorranno lasciarsi sfuggire un’opportunità che prevede un investimento destinato alla città che ammonta a oltre 1,6 miliardi di euro. Il parere unico inviato oggi da Roma Capitale alla Regione Lazio è un documento di natura amministrativa e non costituisce posizione politica. Tale atto, sebbene scritto in maniera che ingenera dubbi, riporta solo minime richieste di modifica che i proponenti potranno adempiere facilmente, in modo da ottenere un parere favorevole e quindi procedere con l’approvazione del progetto. L’investimento è fra i più grandi in corso in Europa”.

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