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Nuoto, Paltrinieri battuto sui 1500 dopo 3 anni: l’eroe è Detti

Nuoto, Paltrinieri battuto sui 1500 dopo 3 anni: l’eroe è Detti

Gregorio Paltrinieri è tornato a conoscere il sapore della sconfitta dopo tre anni di imbattibilità nei suoi 1500 metri stile libero, la gara in cui vanta il titolo continentale, quello iridato e quello olimpico. È accaduto al Trofeo Città di Milano, giunto alla settima edizione.

Chi è riuscito a batterlo? Il suo amico e compagno di allenamenti Gabriele Detti, che ha fermato il tempo sui 14’48”21, contro il 15’02”67 nuotato dal campione carpigiano. Un Detti in forma smagliante, che appena poche ore prima si era aggiudicato anche il titolo dei 400 metri, la sua specialità, facendo segnare il miglior crono mondiale dell’anno in 3’45″28 e lanciando un primo chiaro messaggio in vista dell’appuntamento clou del 2017, i Mondiali di Budapest previsti in estate.

Un plauso al livornese, ma ritorniamo per un attimo al suo più quotato collega. Alla vigilia della gara aveva dichiarato quanto fosse complicato pensare di dover sempre vincere e che anche un secondo posto, per un naturale schema mentale che giocoforza si crea, è da considerarsi una sconfitta. Non ne farà un dramma, il ventitreenne modenese, dal momento che questo è un evento di transizione in vista di ben altri obiettivi; gli permetterà, anzi, di concentrarsi meglio, assieme al suo allenatore (e di Detti) Stefano Morini, su ciò che bisogna ancora limare.

La striscia di imbattibilità di Gregorio Paltrinieri era cominciata l’indomani della sconfitta subita ai Mondiali di Barcellona 2013 dal cinese Sun Yang e dal canadese Ryan Cochrane. In quell’occasione giunse terzo, ma da allora non aveva più sbagliato un colpo, conquistando il vertice internazionale della specialità più lunga che si nuota in vasca. Pazienza, se consideriamo che la sua agenda sarà fitta di impegni nei prossimi tempi, a partire dalla prima (di una serie?) incursione nel fondo: nuoterà a fine marzo una 10 km per capire se potrà prepararsi al meglio nelle acque libere in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

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