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Champions League, ottavi: Atletico-Leverkusen 0-0, qualificazione facile per il Cholo
Oblak Atletico-Bayer, Champions League. AFP

Champions League, ottavi: Atletico-Leverkusen 0-0, qualificazione facile per il Cholo

Ordinaria amministrazione a Madrid per i colchoneros: Atletico-Leverkusen finisce 0-0; in virtù del 2-4 spagnolo dell’andata Cholo ai quarti, per la 4ª volta di fila.

Troppo poco Bayer Leverkusen per pensare di intimidire i biancorossi della capitale spagnola: le Aspirine ci provano solo nell’ultima mezz’ora e si rassegnano alla seconda eliminazione patita per mano dell’Atletico dopo quella del 2015 (anche allora furono ottavi).

Col 2-4 esterno dell’andata in cassaforte e in vista della delicata prossima sfida di campionato contro il Siviglia Simeone si prende pure il lusso di fare un corposo turnover lasciando in panchina anche Gameiro rimpiazzato da Correa.

Il Bayer, nonostante un sinistro largo di Volland al 4’, si spegne presto e non sembra mai crederci sul serio: ci sono ancora da rodare gli ingranaggi portati dal nuovo tecnico Tayfun Korkut, subentrato pochi giorni fa a Schmidt. Con i colchoneros che hanno già la pancia piena ne viene fuori un primo tempo dal ritmo bassissimo e senza alcuna emozione, eccezion fatta per due autentiche prodezze di Leno su Correa e Koke, i cui tentativi sono respinti dal bravo portiere tedesco.

Nella ripresa la gara se non altro si smuove dal suo torpore iniziale, specie quando il Bayer decide che non c’è più niente da perdere e che è bene riversarsi in avanti gettando il cuore oltre ogni ostacolo. Le occasioni cominciano a fioccare. L’Atletico spreca due grandi opportunità con Correa (sinistro a lato al 56’) e con Griezmann (pallonetto fuori misura al 57’).

Il Bayer invece ne ha addirittura tre in un colpo solo: al 68’ nel giro di pochissimi istanti Brand e Volland finiscono ipnotizzati da Oblak e Chicharito Hernandez tira fuori il tiro che poteva far sperare nella rimonta.

I tedeschi sfiorano comunque il gol per la simbolica vittoria col nuovo entrato Bailey e con Bellarabi. Ma la qualificazione era già andata in vacca da tempo. L’Atletico si prende gli applausi del Calderón e va avanti anche senza brillare: la quarta volta di Simeone ai quarti di Champions League è cosa fatta.

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