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Europa League, ottavi: Roma-Lione è solo 2-1, i giallorossi salutano la competizione
Strootman Roma-Lione, Europa League. LaPresse

Europa League, ottavi: Roma-Lione è solo 2-1, i giallorossi salutano la competizione

Giallorossi, che peccato: Roma-Lione termina 2-1 e, in virtù del 2-4 dell’andata, a festeggiare il passaggio ai quarti di Europa League sono i francesi.

Niente da fare dunque per la squadra di Spalletti, cui non basta il cuore per completare la rimonta e avanzare: all’Olimpico finisce 2-1 e la vittoria amara ferma così ai quarti la rincorsa europea dei capitolini; va avanti invece l’OL di Bruno Genesio, che ringrazia un Antoni Lopes in serata di grazia e bravissimo ad abbassare più volte la saracinesca davanti ai tentativi martellanti dei romanisti. E per la questione ranking UEFA oltre al danno per il calcio italiano potrebbe aggiungersi la beffa: con due squadre francesi ai quarti di Champions ed Europa League (rispettivamente Monaco e Lione) e con la sola Juventus a rappresentare il calcio tricolore sperare di ottenere un nuovo posto per il prossimo futuro si fa dura.

La Roma approccia la gara col piglio giusto, trova un’occasione clamorosa con la traversa di Rüdiger e il colpo di testa sventato di Salah, ma esattamente come a Lione va sotto al primo tiro concesso al Lione con un gol praticamente in fotocopia rispetto a sette giorni fa: al 16’ punizione da destra di Valbuena e stacco aereo di Diakhaby che brucia con prepotentemente su Fazio e Manolas e come all’andata porta avanti i suoi.

I giallorossi però attaccano a testa bassa come pugili suonati e ottengono il meritato pari meno di 120” dopo: al 18’ infatti su punizione di De Rossi, Strootman in semi spaccata beffa Lopes e la difesa francese e firma l’immediato 1-1. La Roma è tosta, pimpante e gagliarda, ma Antoni Lopes sventa per ben due volte sullo stesso olandese, troppo precipitoso nel colpire prima di destro e poi di sinistro.

Nella ripresa il copione resta lo stesso: giallorossi ad attaccare a spron battuto e Lione a resistere con l’idea di ripartire in contropiede. Subito Mario Rui crossa per Nainggolan, che di testa costringe Lopes all’ennesima grande parata. Poi Salah va giú in area, trattenuto da Diakhaby, ma l’ungherese Kassai fa proseguire.

La Roma è una furia e la spinta forsennata produce alla fine il secondo gol della speranza: il subentrato El Shaarawy al 61’ sfonda a destra e cross, Jallet in fase di respinta centra Tousart e la palla carambola in rete per il più classico degli autogol, è il 2-1 su cui l’Olimpico (senza Curva Sud) si scatena sulle ali dell’entusiasmo.

La Roma in campo è con le ali ai piedi, con El Shaarawy che chiude troppo l’angolo in diagonale dopo azione corale innescata dal solito guerriero Nainggolan. Nel finale sempre più concitato, col cronometro che scorre inesorabile, Spalletti spedisce in campo pure Perotti e Totti per Mario Rui e De Rossi cambiando assetto e proponendo una squadra ultraoffensiva. Il Lione trova il tempo per ripartire in contropiede con Fekir, su cui però è super Alisson. Le ultime spinte giallorosse non hanno esito: la Roma vince sì, ma solo 2-1, ai quarti ci vanno i francesi.

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