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Team Sky, Edmonson rivela pratiche illecite

Team Sky, Edmonson rivela pratiche illecite

Nelle ultime settimane il Team Sky è stato al centro di forti polemiche. A finire sotto accusa, in particolare, è la condotta del general manager Dave Brailford, reo di aver fatto vacillare nel corso degli anni la credibilità della compagine ed averla fatta accostare alla piaga del doping.

Nota la vicenda del caso del Giro del Delfinato 2011 – sulla quale siamo più volte tornati – inerente ad un pacco sospetto giunto all’allora capitano Bradley Wiggins, il vincitore di quella corsa e del Tour de France dello stesso anno. Una vicenda poco chiara, alla quale si aggiungono le ammissioni del dottore della British Cycling Richard Freeman e le accuse dell’ex ciclista Jonathan Tiernan-Locke (scaricato dal team in seguito ad anomalie nel passaporto biologico) di offerte di Tramadol (un antidolorifico che ha tra i suoi effetti indesiderati un permanente stato di sonnolenza) da parte dello stesso Brailsford.

Così, dallo scorso ottobre, è partita l’inchiesta dell’Ukad (l’Agenzia Antidoping del Regno Unito), con Brailford che ha ammesso pochi giorni fa di aver compiuto errori di ingenuità, ma di non aver fatto nulla contro le regole.

Ora, però, si aggiunge un nuovo episodio che riguarda un corridore sotto contratto con la formazione britannica nel 2013-2014: è Josh Edmonson, classe 1992 attualmente militante nella Continental NFTO. Ebbene, il venticinquenne ha confessato alla BBC di aver compiuto pratiche illecite secondo il regolamento Uci proprio nell’estate del 2014 (alla vigilia delle convocazioni per la Vuelta).

Nello specifico, avrebbe assunto un cocktail di vitamine (di per sé non vietate) attraverso iniezioni (queste sì, proibite dal 2011 dall’Unione Ciclistica internazionale). Avrebbe agito di sua iniziativa, ma una volta scoperto dalla squadra, la stessa cercò di nascondere siringhe e e vitaminearrivate dall’Italia. L’atleta britannico aggiunge, inoltre, di aver assunto Tramadol già dalla stagione precedente e di esser caduto nel tunnel della depressione.

Il team Sky nega di aver mai prescritto tali sostanze ad alcun corridore, ma, a quanto pare, Brailford ha ancora da temere e lo stato d’accusa mosso nei giorni scorsi da alcuni atleti potrebbe agitare nuovamente le acque.

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