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Sparisce un pezzo di storia ciclistica, il GP Liberazione. Anzi no: salvataggio in extremis

Sparisce un pezzo di storia ciclistica, il GP Liberazione. Anzi no: salvataggio in extremis

Un pezzo di storia ciclistica sparisce dal calendario ciclistico internazionale, almeno per questo 2013: è il GP Liberazione dedicato agli élite-under 23, che si disputa annualmente a Roma il 25 aprile e che ha contribuito a lanciare tanti giovani nel panorama professionistico.

Nato nel 1946, l’indomani della cacciata dalla capitale dall’invasione nazista, ed organizzata dal Velo Club Primavera Ciclistica, vanta tra i vincitori nomi di un certo spessore, come il bicampione del mondo Gianni Bugno, il russo Dimitri Konichev e i più recenti Matthew Goss (vincitore poi di una Milano-Sanremo), Sacha Modolo e Matteo Trentin. Ad imporsi nell’ultima edizione è stato Vincenzo Albanese, divenuto quest’anno neoprofessionista nelle file della Bardiani-Csf.

Il presidente del comitato organizzatore Andrea Novelli rende noto che per la 72^ edizione non sussistono le condizioni per organizzare la corsa perché in pochi hanno dimostrato di averla “davvero a cuore”. Un Novelli visibilmente amareggiato, dunque, che ringrazia tutti coloro che in questi ultimi anni hanno permesso, tra mille difficoltà e mille ostacoli, al Gran Premio Liberazione di svolgersi regolarmente nonostante le ripetute difficoltà a cui si andava incontro.

Ora, però, “sordità e impotenza” da parte delle istituzioni, da quelle locali fino ad arrivare a quelle nazionali, hanno preso il sopravvento, unite al comportamento di quei dirigenti delle società ciclistiche romane che “fingendo di collaborare, hanno sfruttato per proprio tornaconto il Liberazione”. Senza dimenticare la solita crisi economica che è resa evidente dalla mancanza di nuovi sponsor e di nuovi finanziatori, stesso motivo per cui ogni anno rischiano di chiudere anche corse di livello prettamente professionistico.

Se è vero che il ciclismo, più di ogni altro sport, aiuta a raccontare la storia di un Paese, è vero che con il GP Liberazione scompare un pezzo importante della nostra storia recente, quello che la collettività celebra ogni anno il 25 aprile.

AGGIORNAMENTO 06/04. Arriva il salvataggio in extremis per il GP Liberazione 2017. Ad interessarsi in prima persona della vicenda è stato il Ministro dello Sport Luca Lotti, che avrebbe trovato il denaro necessario per assicurare il regolare svolgimento della corsa.

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