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Giro d’Italia 2017, anteprima tappa 4 (Cefalù-Etna)

Giro d’Italia 2017, anteprima tappa 4 (Cefalù-Etna)

Una grande giornata attende i corridori del Giro d’Italia 2017 martedì 9 maggio. Dopo il trittico in Sardegna e la giornata di trasferimento, è la Sicilia a segnare la ripartenza della carovana rosa (Palermo, Messina e Catania le province attraversate). E la quarta tappa si preannuncia scoppiettante: è il primo arrivo in salita su una vetta che da sola evoca fascino, meraviglia, spettacolo. È il Rifugio Sapienza dell’Etna, dove è posto il traguardo, a quota 1892 metri d’altitudine.

Le strade di uno dei vulcani più famosi del continente europeo saranno teatro di battaglia del Giro 100. E lo saranno per la quarta volta nella storia della manifestazione sportiva più importante del nostro Paese: la prima fu nel 1967 (settima tappa) e la vittoria andò a Franco Bitossi; poi fu la volta del portoghese Acacio Da Silva, primo nel 1989, e infine del venezuelano Jose Rujano nel 2011. Ma il versante affrontato in quest’occasione rappresenta un inedito.

Cosa accadrà? Sappiamo soltanto che la lotta sarà certamente agguerrita perché, al di là dell’asperità finale, gli organizzatori di RCS Sport hanno inserito un’altra ascesa lungo i 180 km previsti: dopo la partenza da Cefalù (tre volte città di partenza nel 1976, 1982 e 2008), località situata sulla costa palermitana, i corridori saranno chiamati ad affrontare, dopo 54 km di gara, anche la Portella Femmina Morta, trenta chilometri costantemente all’insù prima di arrivare al GPM di 2^ categoria (pendenza media 4.5%, massima 8%).

Da qui – e siamo all’interno del parco nazionale delle Nebrodi, la più grande riserva naturale dell’intera Sicilia – si scende fino al traguardo volante del Bronte (la memoria storica richiama i tragici fatti dell’800), dove la strada spiana leggermente (ma di fatto non è mai pianura) fino al secondo sprint volante di Biancavilla, prima di inerpicarsi nuovamente ai piedi dell’Etna, precisamente da Nicolosi. L’Etna, o Rifugio Sapienza, per essere più precisi, misura 17.450 metri, con una pendenza media del 6.6% (massima del 12.5% in corrispondenza del Salto del Cane, a metà tragitto).

È solamente il quarto giorno, ma da oggi si fa già sul serio: come si dice puntualmente in occasione dei Grandi Giri, la prima vera salita non decreta il futuro vincitore della corsa, ma stabilisce chi quella corsa non può vincerla. Sarà la prima sfida tra Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Nairo Quintana (Movistar)? E come si comporteranno i vari Geraint Thomas e Mikel Landa (Team Sky), Thibaut Pinot (FDJ) e Adam Yates (Orica-Scott)?

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