Esplodono i fuochi d’artificio al Giro d’Italia 2017. Dopo due settimane di gara e l’ultimo giorno di riposo, comincia la fase clou, quella al termine della quale conosceremo la Maglia Rosa del Giro 100. E proprio per rendere molto agevole la vita ai corridori, gli organizzatori di Rcs Sport hanno pensato bene di porre proprio dopo la giornata di riposo la tappa regina: è la Rovetta-Bormio (227 km), con coefficiente di difficoltà di cinque stellette.
Uno scenario pazzesco rappresentato dalle Alpi Lombarde (si partirà dalla provincia di Bergamo e si arriverà in quella di Sondrio) e un percorso mozzafiato con zero pianura, tre vette mitiche (tra cui la Cima Coppi) e un arrivo in discesa. Sarà la settima volta che il Giro giungerà a Bormio: accadde già nel 1953 (primo Fausto Coppi), nel 1960 e nel 1961 (Charly Gaul); nel 1998 (Erik Breukink); nel 2000 (Gilberto Simoni); nel 2004 (Damiano Cunego). Nomi di campioni, come tale sarà colui che transiterà per primo anche nella nuova edizione.
Partito da Rovetta, il gruppo si troverà di fronte dopo 40 km il traguardo volante di Malonno, in Val Camonica, dopo il quale comincia la prima salita, il terribile Mortirolo (1^ categoria), inserito per la prima volta al Giro 1990 e da subito nel cuore degli appassionati. Una vetta mitica, legata tra l’altro alle imprese di Marco Pantani prima e Ivan Basso poi, ma che ha in Ivan Gotti il recordman di scalata (42’40” al Giro 1996, contro i 43′ netti di Pantani due anni prima). Sono 12.5 km con pendenza media al 7.6% e punte che arrivano al 16%: roba da far male alle gambe.
Ed è solo il primo ostacolo. Dopo la discesa tecnica, c’è la Cima Coppi dell’edizione 2017, ovvero la montagna più alta affrontata: si tratta del Passo dello Stelvio, altro nome memorabile associato al ciclismo. Fu il 1953 il primo anno in cui fu inserito al Giro e fu subito fausto Coppi ad imprimere la sua firma. Si affronta il versante lombardo, stavolta: da Bormio, dove si transita una prima volta, comincia la salita lunga 21.7 km con 36 tornanti (pendenza media è del 7,1%, massima del 9,5% tra il km 10 e il km 11).
E non è ancora finita. Dalla vetta, al km 148 di gara, comincia una lunga discesa e poi – udite udite – verrà affrontato lo Stelvio per la seconda volta dal versante svizzero di Santa Maria Val Monastero: il GPM è denominato Giogo di Santa Maria ed è lungo 13.4 km – su strada molto stretta – con pendenza media dell’8.4% diversi tratti al 12%. Bisogna aggiungere altro? Basta attendere martedì 23 maggio per trarre le conclusioni.
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