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Serie A, 33ª giornata: Atalanta-Bologna 3-2, la Dea è quarta e s’avvicina all’Europa!
Atalanta-Bologna, Serie A. Getty

Serie A, 33ª giornata: Atalanta-Bologna 3-2, la Dea è quarta e s’avvicina all’Europa!

Pioggia d’emozioni, nel primo anticipo della 33ª di Serie A: a Bergamo Atalanta-Bologna finisce 3-2. Nerazzurri al momento quarti in attesa della Lazio.

Quarto posto solitario, seppure per una notte e in attesa di Lazio-Palermo di domani: a Bergamo hanno sempre più le vertigini per merito della squadra di Gasperini, sempre più vicina a un’Europa League impronosticabile da chiunque a inizio anno.

La Dea bergamasca però se l’è dovuta sudare, questa vertigine, stavolta. All’Atleti Azzurri d’Italia s’è visto infatti un Bologna carico di grinta e capace di tenere testa all’Atalanta nonostante la classifica ormai tranquilla da diversi mesi. I felsinei hanno rimontato il doppio vantaggio della Dea atalantina, prima che Mattia Caldara (uno dei volti nuovi del calcio italiano) trovasse il guizzo giusto per lanciare Bergamo verso gli spazi siderali dell’alta classifica di Serie A.

Minuto di silenzio doverosissimo prima del fischio d’inizio, con l’intero Atleti Azzurri d’Italia che ha onorato la memoria di Michele Scarponi, il ciclista morto stamattina in un terribile incidente stradale vicino Ancona.

Partenza come al solito sprint della squadra di Gasperini, che al primo affondo già passa: il rientrante Papu Gomez verticalizza al bacio per Conti, che brucia Masina sullo scatto (fuorigioco leggero) e infila Da Costa per l’1-0 nerazzurro. Al 14’ la Dea addirittura raddoppia: bel lavoro di Petagna che difende il pallone e serve nel mezzo Freuler che fa 2-0.

L’Atalanta però a quel punto ha il difetto di rilassarsi e al 16’ viene colpita nelle sue fiducie da Destro, che in spaccata sul tiro-cross di Di Francesco fa 2-1. Ed è appena passato un quarto d’ora: segno che il pomeriggio a Bergamo è già stato e sarà spettacolare.

Nonostante i tatticismi infatti la partita scorre via col Bologna che prende il pallino del gioco e l’Atalanta che abbassa forse troppo il suo baricentro e con Gasperini che perde Kessié per infortunio (al suo posto Cristante) e che in panchina non apprezza il gioco dei suoi. Dopo un paio di occasioni per Kurtic e Caldara si va all’intervallo.

Nella ripresa i padroni di casa vivacchiano ancora troppo, pensando di poter arrivare indenni e trionfanti al 90’, e invece gli emiliani servono il pareggio allo stesso minuto del gol di Di Destro: Conti perde banalmente palla sulla destra, Krejci crossa, la difesa libera male, Destro e Dzemaili confezionano per Di Francesco, bravissimo a liberarsi in area e trafiggere Berisha di sinistro per il 2-2 bolognese.

Per l’Atalanta è una doccia gelata. A quel punto Gasperini prova a ridisegnare la squadra, dapprima inserendo D’Alessandro e poi togliendo Petagna, unico terminale offensivo della squadra, sperando nelle incursioni dei singoli. Il gol che decide la partita arriva al 30’ ma su calcio da fermo: la zampata d’autore porta la firma dell’ormai solito difensore-goleador Caldara, che fulmina Gastaldello sotto porta su passaggio di Cristante e fa 3-2. Bergamo e l’Atalanta sono affacciate al balcone con vista d’Europa: il 4° posto, seppure per una notte, è bellissimo.

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