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Serie A, 33ª giornata: Fiorentina-Inter pazzesco 5-4, nerazzurri di nuovo schiantati e in crisi!
18.03.2017 - Torino - Serie A 2016/17 - 29a giornata - Torino-Inter nella foto: Ivan Perisic - Inter

Serie A, 33ª giornata: Fiorentina-Inter pazzesco 5-4, nerazzurri di nuovo schiantati e in crisi!

La sagra del gol: va in scena al Franchi di Firenze, con Fiorentina-Inter ultimo spareggio per l’Europa che finisce con un assurdo 5-4. Nerazzurri in caduta libera!

Si segna tanto, d’accordo, ma resta da dire che le difese di entrambe le squadre continuano a far acqua da tutte le parti. Spettacolo premiato nella serata toscana, ma il tenore ballerino delle difese di Paulo Sousa e di Stefano Pioli è di nuovo emerso con tutti i suoi crismi. Alla fine però nel calcio conta colui che segna almeno un gol più dell’avversario: e allora il plauso, seppur con tante riserve, va alla Fiorentina.

Che nella sfida fra le due grandi incompiute del calcio italiano è riuscita se non altro a non crollare specie nel secondo tempo funambolico. Se all’intervallo si era andati sull’1-2 interista, la ripresa ha visto il ruggito viola, reso rimbombante dalla grancassa vuota dell’orchestra nerazzurra, del tutto inconcludente e senza senso. Alla fine della fiera i dati dell’Inter di Pioli sono allarmanti: appena 2 punti nelle ultime 5 uscite, con un’ambizione europea ormai definitivamente naufragata.

Succede di tutto, al Franchi: doppiette utili solo ai toscani (Vecino e Babacar), una tripletta inutile all’Inter per il risultato (Icardi), un rigore parato da Handanovic a un Bernardeschi fischiato dal suo pubblico e nove gol segnati.

In tutto questo coacervo di dati, nomi ed emozioni è bene dunque rimettere ordine. Nel primo quarto d’ora la gara è bella e vibrante: Tatarusanu risponde a Gagliardini; Handanovic fa altrettanto anticipando Borja Valero in uscita. Al 23’ la Viola passa con un’azione imbastita dallo stesso spagnolo e rifinita da Milic per Vecino che penetra come una lama nel burro nella gelatinosa difesa interista, il tiro del cileno fredda il Handanovic sotto la traversa.

La squadra di Pioli però la impatta in appena cinque minuti: Perisic lancia Candreva, l’ex laziale mette a sedere Milic e regala un cioccolatino al croato che di sinistro fa 1-1. Al 34’ l’Inter fa addirittura il sorpasso sull’asse Joao Mario-Icardi, col capitano argentino che fa 1-2 e torna al gol in trasferta. C’è ancora tempo per vedere il portiere sloveno respingere il sinistro fulminante di Borja Valero ed evitare il clamoroso autogol di Miranda.

Nella ripresa la sagra del gol apre i battenti quasi immediatamente. I cancelli si potrebbero aprire presto, con Babacar che si guadagna un rigore per trattenuta di D’Ambrosio, Bernardeschi dal dischetto si fa parare da Handanovic un inguardabile cucchiaio (uscirà, stavolta lui, tra i fischi di tutto il Franchi).

La Viola però è quella reagisce e pressa l’Inter nella sua trequarti; alla fine la reazione della Fiorentina è talmente veemente che potremmo stare qui a parlare di Furi-entina: l’incornata di Astori su calcio d’angolo di Borja Valero vale il pari; 60” dopo Vecino fa addirittura doppietta con una progressione palla al piede e il destro chirurgico del 3-2. Sale in cattedra a quel punto Khouma Babacar: il senegalese firma anche lui la sua doppietta, prima aggirando Medel come fosse una bella statuina e indovinando il piattone sul palo lungo; poi concludendo a rete su assist di Salcedo (fuorigioco lieve ma effettivo).

All’Inter serve a poco i gol numero 2 e 3 della serata di Mauro Icardi: il primo con sinistro bloccato a fare da perno e destro preciso; il secondo di testa. La tripletta di Maurito serve solo a fissare il risultato sul 5-4 finale. Se c’è qualcuno che può festeggiare per una notte, pur con tutti i distinguo, è la Fiorentina; che ha solo di che ringraziare l’inguardabile, impronunciabile difesa da incubo dell’Inter di Stefano Pioli. Sempre più sprofondata verso un’altra stagione anonima.

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