La Bardiani-Csf ha svelato le sue carte in vista del Giro d’Italia 2017. La formazione Professional azzurra, una delle due compagini chiamate ad onorare il tricolore in un’edizione tanto prestigiosa come il Giro 100, si presenterà più che mai agguerrita alla partenza da Alghero dopo aver già strabiliato nelle scorse annate.
Nove uomini e un’età media di 24.5 anni: anche stavolta sarà con ogni probabilità il #greenteam la rappresentativa più giovane tra le ventidue in gara. Vincenzo Albanese, Simone Andreetta, Enrico Barbin, Nicola Boem, Giulio Ciccone, Mirco Maestri, Stefano Pirazzi, Lorenzo Rota e Nicola Ruffoni: questi gli atleti chiamati a disputare la Corsa Rosa. Paolo Simion, Simone Velasco, Simone Sterbini ed Edoardo Zardini costituiscono le quattro riserve in caso di eventuali ed indesiderati forfait.
Una squadra d’attacco che andrà quotidianamente alla ricerca di successi parziali, tanto in pianura quanto in salita. Queste le prospettive del team che negli ultimi quattro anni ha sempre centrato almeno una vittoria: Enrico Battaglin nel 2013; Marco Canola, Enrico Battaglin e Stefano Pirazzi nel 2014; Nicola Boem nel 2015; Giulio Ciccone nel 2016.
“Non è mai semplice operare delle scelte”, è il primo commento del general manager Roberto Reverberi, che rivela come l’intera squadra sia stata in lizza per un posto, ma si dice convinto delle convocazioni diramate, effettuate sulla base della condizione atletica palesata dagli atleti nell’arco delle ultime due settimane. Confidando su “impegno, dedizione, grinta e talvolta sofferenza“, doti che la Bardiani-Csf non ha mai fatto mancare, il dirigente sportivo sa bene che si tratterà di “un mese di fuoco”.
Se da un lato spicca l’assenza di due validi scalatori come Edoardo Zardini e Luca Wackerman (quest’ultimo neoacquisto durante l’ultima sessione di ciclomercato), emerge la presenza del veterano del gruppo, Stefano Pirazzi, in evidenza durante il Tour of the Alps, o del velocista Nicola Ruffoni, che al Giro di Croazia ha portato a casa due tappe e vuole contendere agli sprinter di fama mondiale (Greipel e Gaviria per citarne soltanto due) gli arrivi a ranghi compatti. E poi gli uomini da fughe in ogni occasione: da Giulio Ciccone, già a segno lo scorso anno, al neoprofessionista Vincenzo Albanese; da Mirco Maestri a due affidabili corridori come Enrico Barbin e Nicola Boem.
Il #greenteam è pronto a colpire ancora!