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Serie A, 35ª giornata: Juventus-Torino 1-1, Higuain riprende Ljajic; la striscia si ferma a 33
06.05.2017 - Torino - Serie A 2016/17 - 35a giornata - Juventus-Torino nella foto: Gonzalo Higuain

Serie A, 35ª giornata: Juventus-Torino 1-1, Higuain riprende Ljajic; la striscia si ferma a 33

Si ferma a 33 la striscia di vittorie consecutive della Signora: Juventus-Torino finisce 1-1; alla prodezza di Ljajic risponde al 92’ Higuain. Festa scudetto rimandata.

È stato un derby da vecchia cuore granata e da Juventus tornata normale dopo l’esaltazione massima in Champions League. Alla fine la squadra di Max Allegri si salva per il rotto della cuffia e mantiene l’imbattibilità allo Stadium. Per il Torino di Mihajlovic è l’ennesima occasione buttata alle ortiche: i granata fermano a 33 partite la striscia di vittorie dei bianconeri nel loro fortino, ma è una consolazione minima di fronte al patrimonio dilapidato.

Si comincia con una Juventus decisamente sperimentale: Allegri lascia fuori oltre al Pipita Buffon, Pjanic, Alex Sandro, Chiellini e Dani Alves, lancia Rincon a centrocampo e rimette Mandzukic a fare il centravanti, con Sturaro in fascia.

Al 15’ la porta del Toro trema: zuccata di Benatia su angolo di Dybala e traversa, col pallone che rimbalza poco fuori dalla linea di porta. I granata nel primo tempo si rintanano completamente dietro alla linea della palla, con Belotti tenuto a bada da Bonucci e dallo stesso marocchino; la Juventus attacca ma non con la solita lucidità e fatica a trovare il giusto pertugio. Quando la trova, a una manciata di secondi dall’intervallo, Dybala si divora la chance: apertura di Cuadrado, la Joya invita Mandzukic al triangolo ma davanti a Hart si fa ipnotizzare scagliandogli la palla sul petto.

Nella ripresa il Torino sornione gela tutto lo Stadium. Ripartenza rapida, Asamoah blocca Boyé con il braccio; giallo e punizione dal limite; Ljajic si inventa un autentico gioiello che si incastona proprio all’incrocio accarezzandolo, con Neto che non può far altro che guardare in estasi.

Poco dopo però le cose per i torinisti si mettono male: il già ammonito Acquah entra col piede a martello sul lanciato Mandzukic, colpisce il pallone ma con troppa irruenza falcia il croato, per l’arbitro è secondo giallo ed espulsione. I granata diventano autentici tori, con la panchina che inveisce e Mihajlovic che dopo essere andato a muso durissimo sotto al quarto uomo entra in maniera veemente in campo e insulta l’arbitro: alla fine viene espulso anche lui.

Nel mezzo c’è una chance clamorosa per pareggiare immediatamente, ma Mandzukic spreca malamente il cioccolatino in verticale di Khedira. Poi c’è un altro piccolo grande evento: l’ingresso di Higuain e Pjanic, mandati in campo da Allegri per togliere le castagne dal fuoco alla Juve. I bianconeri però sciupano troppo: Rincon e Khedira non centrano la porta di destro e volée, Bonucci arriva in scivolata su un buon pallone centrato da destra ma non riesce a indirizzarlo.

Il finale è tutto un assedio bianconero: il Torino non riesce più a ripartire con lucidità e alla fine, per la terza volta consecutiva, subisce un gol dalla Juventus nei minuti di recupero: ci pensa Higuain a spegnere i bollori del Toro con un diagonale dal limite dell’area al 92’ che fa impazzire lo Stadium e schiumare di rabbia il vecchio cuore granata. La Juve è salva: ora bisogna attendere la risposta della Roma.

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