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Bundesliga, il punto dopo la 32ª: Lipsia e Hoffenheim, due facce diverse dello stesso miracolo
Nagelsmann tecnico Hoffenheim, Bundesliga. derspiegel.de

Bundesliga, il punto dopo la 32ª: Lipsia e Hoffenheim, due facce diverse dello stesso miracolo

Bundesliga, le 2 sorprese del calcio tedesco, RB Lipsia e Hoffenheim con morali opposti: RB in Champions, squadra di Nagelsmann penalizzata dall’arbitro!

Per una volta dunque la copertina del campionato tedesco non se la prende il Bayern pentacampione (1-0 al Darmstadt che certifica la discesa in Zweite Liga dei Gigli d’Assia) ma piuttosto le due grandi sorprese di questa stagione di calcio teutonico. Le storie di Lipsia e Hoffenheim hanno entusiasmato tutti gli appassionati, anche se alla fine gli epiloghi sono stati diversi.

LIPSIA, IL MIRACOLO È ARRIVATO. Il Lipsia ha visto dunque tramutarsi in realtà il sogno a lungo inseguito per tutta la stagione: la squadra della Red Bull si è matematicamente qualificata ai gironi di Champions League. 20 vittorie in un unico campionato non le aveva mai ottenute nessuna neopromossa (il record di 19 era del Bayern nel 1966).

L’1-4 trionfale in casa dell’Hertha, con le doppiette di Timo Werner (19 gol in Bundesliga) e Selke, certificano un traguardo storico per l’RB di Hasenhüttl. Quello del Lipsia è il risultato migliore per una squadra appena salita dalla seconda divisione dopo l’exploit del Kaiserslautern nel 1998 che vinse il campionato da neopromosso.

Un risultato ancor più storico, se si pensa che la società dei Tori Rossi di Lipsia è stato affondato meno di dieci anni fa, nel 2009, ed è partito dal calcio dilettantistico: riuscire a bruciare le tappe in meno di due lustri e arrivare in Champions è un miracolo eccezionale.

HOFFENHEIM, CHE RABBIA! LA CHAMPIONS PUÒ SFUMARE. Un sogno che sta per sfumare, non per proprie colpe ma per via di un arbitraggio sciagurato nella partita più importante: lo scontro diretto col Borussia Dortmund per il 3° posto. È quello dell’Hoffenheim del baby allenatore Julian Nagelsmann, neppure 40 anni compiuti e già inserito sul taccuino dei dirigenti sportivi di mezz’Europa.

L’Hoffenheim, che in questa stagione è stata l’ultima squadra dei principali 5 campionati europei a perdere una partita, è stato scavalcato proprio dai gialloneri di Thomas Tuchel al termine del big match del Signal Iduna Park: un 2-1 che ha fatto letteralmente scoppiare la rabbia di Nagelsmann e compagnia.

Motivi? Tantissimi. Il primo gol del Dortmund, al 4’, di Marco Reus siglato in fuorigioco di almeno un metro, ad esempio. Per continuare, il rigore (molto dubbio) fischiato al Dortmund dopo che lo stesso Reus aveva controllato di braccio e l’arbitro aveva lasciato proseguire: e per fortuna Aubameyang lo ha sbagliato. Per proseguire, verso la fine del primo tempo, un rigore – questo, sì, solare – negato all’Hoffenheim.

Per la cronaca gli altri gol sono stati segnati verso la fine della partita dal gabonese all’82’ e da Kramaric su rigore all’86’. Nelle dichiarazioni post-gara Nagelsmann si è fortemente lamentato dell’arbitro Felix Brych; il d.s. Rosen ha ironizzato così: «A fine primo tempo ho pensato di fare un buco nella rete, così poteva direttamente convalidarci un gol contro». Un sarcasmo che non nasconde la delusione per una Champions diretta che rischia di sfumare a due giornate dalla fine: il Dortmund ha due punti di vantaggio, al bellissimo Hoffenheim di Nagelsmann attualmente non resterebbe che giocare i preliminari.

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