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Coppa Italia, finale: Juventus-Lazio 2-0, nessuno nella storia come la Signora!
Dani Alves Juventus-Lazio Coppa Italia. euros

Coppa Italia, finale: Juventus-Lazio 2-0, nessuno nella storia come la Signora!

Come la Vecchia Signora nel calcio italiano non c’è nessun’altra squadra. Juventus-Lazio finisce 2-0 e regala la terza Coppa Italia di fila ai bianconeri!

C’è una parola proibitiva che vaga nello spogliatoio juventino: è il Triplete. Da stasera la Juventus c’è più vicina: il primo mattoncino di una storica tripletta che potrebbe essere leggenda è messo, si chiama Coppa Italia e la Vecchia Signora ha deciso di cucirselo addosso per il terzo anno di fila.

Più che Coppa Italia dovrebbero chiamarla Coppa Allegri, visto che al terzo anno consecutivo in bianconero il tecnico livornese ha messo in bacheca un titolo che da questa sera parla ancora di Juventus: le vittorie nella Coppa nazionale sono infatti 12, meglio di chiunque altro. Insomma, come la Juventus nessuno mai in Italia.

Onore va comunque dato alla Lazio: sfortunata in un paio di episodi, costretta a rinunciare dopo pochi minuti al già incerottato Parolo (e poi a de Vrij), la squadra di Simone Inzaghi ha cercato coi suoi mezzi di arginare lo strapotere fisico e tecnico dei campioni d’Italia ma senza riuscirci.

Pronti via e il primo sussulto è proprio biancoceleste: imbeccato da Milinkovic in area Keita prova a indovinare il lato sul primo palo, Barzagli devia e Neto vede il pallone incocciare sul palo. È un fuoco di paglia però: perché la Juventus alza il baricentro e si prende di prepotenza il pallino del gioco.

Al 12’ arriva il vantaggio, confezionato a regola d’arte dai due terzini brasiliani più forti al mondo: Alex Sandro apre il ventaglio da sinistra, Dani Alves solo soletto sul secondo palo prende la mira e infila un piattone morbido che vale l’1-0 Juventus. L’ex Barça si conferma in stato di grazia: terzo gol (con due assist) nelle ultime due partite e timbratura pure in Coppa Italia, l’unica competizione in cui non c’erano ancora suoi graffi.

Al 25’, con Inzaghi già costretto al primo cambio (fuori il già acciaccato Parolo, dentro Radu che non si salverà) la Juve cala pure il raddoppio: angolo dalla destra di Strakosha, ancora Alex Sandro spizzica quel tanto che basta per mandare in panne la difesa laziale, de Vrij si perde Bonucci che come un rapace s’avventa sul pallone vagante e comodamente fa 2-0.

Nel mezzo c’è tanta, tantissima Juventus, con il portiere albanese che respinge d’istinto almeno un paio di volte sull’HD. La Lazio non riesce a uscire dal guscio in cui si è rintanata e il primo tempo finisce senza sussulti.

Anche nella ripresa i biancocelesti difettano in convinzione, andando a sprazzi e senza neppure troppa cattiveria. Ad accendere la luce sono soprattutto i subentrati Felipe Anderson e Luis Alberto, anche se l’occasione più ghiotta ce l’ha Immobile all’inizio del secondo tempo, quando durante un contrasto con Barzagli su cross in area la palla rischia di carambolare in porta ma trova poi il riflesso provvidenziale di Neto.

Dall’altra parte la Juve non sfrutta almeno tre contropiede per chiudere la pratica ma il controllo sul match resta fino alla fine: la Signora alza al cielo di Roma il primo trofeo stagionale, la Coppa Italia. Domenica col Crotone potrebbe essere scudetto matematico. Ma il grande sogno ha già nome e data: e se ne parlerà fino al 3 giugno.

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