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Serie A, 38ª giornata: Roma-Genoa 3-2, è festa per Totti grazie a Perotti
Perotti Roma-Genoa, Serie A. twitter

Serie A, 38ª giornata: Roma-Genoa 3-2, è festa per Totti grazie a Perotti

La Roma batte 3-2 il Genoa e certifica il 3° posto, in una gara resa drammatica dal Grifone e soprattutto dagli ultimi minuti del suo eterno capitano.

Un dramma sportivo da raccontare ai posteri: può dire di averlo vissuto davanti ai suoi occhi chi ha partecipato al Totti-day. La partita d’addio del Capitano romanista. Una partita che valeva anche l’accesso diretto al tabellone della prossima Champions League. La Roma l’ha conquistando, faticando, sudando e soffrendo non poco contro un Genoa indomabile, fiero avversario di una partita fattasi a tratti scorbutica, aperta peraltro da un gol storico, quello di Pietro Pellegri, 16enne e primo 2001 a segnare in Serie A. Pellegri diventa il terzo più giovane marcatore nella storia della Serie A dopo Amadei e Rivera, e ritocca pure il record stabilito ieri dal Duemila Moise Kean in Bologna-Juventus).

È appena il 3’ quando il Primavera Genoa brucia Manolas e fredda Szczesny: per la Roma la strada verso il 2° posto diventa un’erta dantesca. Per fortuna al 10’ Dzeko rimette a posto le cose ribadendo in rete di petto dopo aver colpito il palo su cross di Strootman. Poi nella Roma si fa male, pare gravemente, Emerson Palmieri – fresco di convocazione con la Nazionale di Ventura: Spalletti è costretto a sostituirlo con Mario Rui.

La partita è tiratissima: il Genoa ci prova con Palladino, Hiljemark e ancora Pellegri, la Roma con lo stesso bosniaco ed El Shaarawy. all’intervallo però si va sull’1-1 e l’Olimpico intero comincia a invocare il nome di Francesco Totti.

Il momento tanto atteso arriva al 54’: Spalletti regala al suo capitano l’ultima davanti al suo pubblico, convinto anche che Totti potrebbe dare la scossa ai giallorossi. Invece la Roma gioca impaurita per almeno altri 20’, illuminata solamente dalle giocate del numero 10 che a metà tempo serve un assist delizioso per El Shaarawy che colpisce di testa trovando però un super Lamanna. Al 74’ l’Olimpico esplode di nuovo: De Rossi (Capitan Futuro nel giorno dell’ultima del suo capitano) riceve il tocco indietro di Dzeko e gonfia la rete scaricando in porta il mancino del 2-1.

Partita finita? Macché. Appena 5’ dopo il Genoa trova il pareggio che ammutolisce l’Olimpico: cross teso da sinistra di Laxalt, il subentrato Lazovic sul secondo palo infila di testa Szczesny. Dopo tre minuti in contropiede il Grifone rischia addirittura di tramutare la paura giallorossa in terrore totale: ancora Lazovic si lancia in contropiede e colpisce un clamoroso palo.

La girandola delle emozioni continua. Il 2-2 condannerebbe la Roma al terzo posto, dunque ai preliminari Champions League e, visto il contemporaneo poker del Napoli a Marassi, non c’è altro risultato che la vittoria. Gli ultimi dieci minuti all’Olimpico sono da tregenda sportiva ma proprio al 90’ la banda-Spalletti trova l’agognato gol del 3-2: palla in area, Fazio fa la sponda per Dzeko, nuovo assist stavolta per Perotti, che di mancino trafigge la sua ex squadra e corre in maniera liberatoria sotto la Sud seguito da tutta la squadra, Totti compreso.

È il giusto coronamento per la stagione giallorossa: blindato il 2° posto, può partire il giro d’onore per il Capitano Francesco Totti.

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