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Serie A, le pagelle del campionato: i flop

Serie A, le pagelle del campionato: i flop

Mondiali.net dà le pagelle al campionato di Serie A: dalla scandalosa Inter alle mediocri rossoblù, dalla cadente Fiorentina alle retrocesse. I flop.

BOLOGNA 5,5. Una stagione poco al di sopra della mediocrità. I felsinei di Donadoni si sono salvati di nuovo, è vero, mettendo in luce soprattutto un Destro da 11 gol e i talenti assoluti di Verdi e Di Francesco jr., oltre ai valori aggiunti rappresentati da Krejci e Dzemaili. Eppure dai rossoblù ci si aspettava qualcosa di più: questa invece resterà l’abulica stagione del clamoroso 1-7 interno col Napoli e soprattutto del gol incassato da un ectoplasmatico Gabriel Barbosa, l’oggetto misterioso dell’Inter.

GENOA 5. Insufficienza piena, e non potrebbe essere altrimenti, per il Genoa di Enrico Preziosi, che ha dovuto sudarsela eccome la permanenza in A salvandosi di riffa e di raffa dopo aver svenduto Rincon, Pavoletti e Ocampos al termine di un girone d’andata positivo.

L’unica nota positiva del Grifone rossoblù resta Giovanni Simeone; l’unica perla da ricordare il 3-1 alla Juventus a novembre. A partire da lì il Genoa è andato in caduta libera, salvandosi con appena 36 punti per la sua peggiore stagione da quando esiste il campionato a 20. E per fortuna è tornato Juric: l’avvicendamento con Mandorlini doveva dare la scossa; è arrivata solo una tempesta da cui il tecnico serbo ha salvato il Genoa.

FIORENTINA 4. Ottavo posto appena con 60 punti equamente divisi fra girone d’andata e ritorno. A simboleggiare perfettamente la stagione double fast della Viola ci sono due partite: il 2-1 clamoroso alla Juventus dell’inizio del girone di ritorno e l’ancor più clamorosa rimonta subita dal ‘Gladbach, 4 sberle prese in faccia in un quarto d’ora ed eliminazione dall’Europa League.

Nonostante qualche sprazzo di Bernardeschi e di Chiesa jr. la stagione della Fiorentina targato Paulo Sousa è quasi tutta da buttare. Ora il tecnico lusitano andrà via, insieme al capitano Gonzalo Rodriguez. Quest’estate i Della Valle dovranno rimettere mano con serietà al progetto.

INTER 4–. E sarebbe 3,5. Ci si tiene alti e non si infierisce contro l’ennesima stagione da disastro dei nerazzurri, capaci di fare pure peggio dello scorso anno quando almeno avevano chiuso quarti. L’anno che doveva portare al riscatto-Champions, apertosi col clamoroso benservito a Mancini e con l’arrivo di De Boer che aveva portato in dote il clamoroso trionfo contro la Juventus, è finito con un fallimento sostanziale.

Quattro allenatori cambiati da agosto: una sola parentesi veramente positiva, quella dell’inizio di Pioli, poi involutasi misteriosamente in un gioco abulico e inconcludente. L’Inter è una squadra allo sbaraglio: dal punto di vista societario, per lo spogliatoio, nei nuovi che hanno quasi tutti fallito (con Gabigol che ne è l’emblema e fa sentire puzza di bidone dalle parti della Pinetina).

La stagione dei nerazzurri è finita con un 5-2 all’Udinese tanto roboante quanto pieno di fischi: i tifosi sono stanchi di false promesse e di una nuova stagione in cui resteranno in pantofole a vedere altre italiane giocare l’Europa. Quest’estate si attendono nuovi programmi per la resurrezione: la bacchetta magica sarà made in China?

EMPOLI 3. Tre tondo tondo e non potrebbe essere altrimenti. L’Empoli di Martusciello sperava di potersi salvare a suon di 0-0 e con qualche exploit tipo le vittorie esterne di San Siro col Milan e del Franchi nel derby con la Fiorentina. Invece gli azzurri toscani hanno invece ultimato il loro campionato con la miseria di 29 gol segnati, peggior attacco di tutta la Serie A. un campionato dove, se non segni, non puoi certo sperare di salvarti. Le quattro sconfitte nelle ultime 5 hanno fatto il resto: il Castellani l’anno prossimo ospiterà la B.

PALERMO 3. Stesso voto per il Palermo privo di progettazione nell’ultimo anno di Zamparini. 26 punti sono il peggior risultato in Serie A dei rosanero. Che hanno chiuso con la mesta vittoria sull’Empoli che ne ha decretato la retrocessione. L’unico a salvarsi è Ilija Nestorovski; per il resto un campionato a dir poco fallimentare. Ora il nuovo patron si chiama Baccaglini: sul futuro dei siciliani s’addensano scetticismo e incertezze.

PESCARA 2. Un campionato imbarazzante e quasi squallido. Il Pescara è riuscito nell’impresa di peggiorare il record negativo storico del Treviso 2005/06 (21 punti), chiudendo addirittura a 18 punti dopo aver raccolto la miseria di tre vittorie, di cui una a tavolino contro il Sassuolo.

Un’umiliazione continua con Oddo in panchina; una gestione frastornante pure col ritorno di Zeman in panchina. Il Delfino l’anno prossimo ripartirà dalla Serie B: finora è stata la squadra peggiore che ha calcato i prati della Serie A. bisognerà inventarsi qualcosa di più serio per essere credibili la prossima volta.

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