Non solo tanti pretendenti alla maglia gialla. Il Tour de France 2017 potrà contare su numerosi atleti che si daranno battaglia nelle volate e proveranno a rendere ardua la lotta alla maglia verde.
Chi ormai indossa tale colore da cinque anni è Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), che punta dritto alla sesta classifica a punti consecutiva, come solo Erik Zabel fu in grado di faretra il 1996 e il 2001. Temibile agli sprint e resistente sui percorsi mossi, lo slovacco è l’indiscusso favorito per questa graduatoria accessoria e sarà difficile scalzarlo dal trono, specie per la straripante condizione già mostrata all’ultimo Giro di Svizzera (due tappe conquistate in maniera netta).
Per le volate a ranghi compatti il punto di riferimento è Marcel Kittel (Quick Step Floors), che in questo 2017 si è aggiudicato otto corse (dal Dubai Tour a gennaio allo Ster ZLM Toer a giugno). In suo supporto, poi, il solito affidabile treno composto anche dagli italiani Matteo Trentin e Fabio Sabatini. In casa Germania c’è anche John Degenkolb (Trek-Segafredo), che a differenza del connazionale quest’anno non ha ancora trovato la retta via ed è riuscito solo in un’occasione ad alzare le braccia al cielo.
La nazione di casa, invece, schiera velocisti di assoluto valore, come Arnaud Démare (FDJ), già in forma al Delfinato, e Nacer Bouhanni (Cofidis), entrambi ansiosi di trovare la prima vittoria davanti al pubblico amico. Il franco-maghrebino, inoltre, lo scorso anno fu costretto a saltare la corsa per un banale infortunio rimediato qualche giorno prima della Grand Depart. A loro si aggiunge il più giovane Bryan Coquard (Direct Energie).
Ripetendo quanto già detto a proposito di Degenkolb, neppure Alexander Kristoff (Katusha-Alpecin) è stato protagonista di una grande annata e cercherà di svoltare in quest’occasione per trovare la giusta fiducia in vista del campionato mondiale che si disputerà sulle strade di casa. Michael Matthews (Team Sunweb) sta uscendo dalla sua primavera difficile ed è tornato alla vittoria al Tour de Suisse, mentre Mark Cavendish (Dimension Data) ha, se non altro, l’alibi della mononucleosi che non gli ha permesso di rendere al meglio in questi ultimi mesi.
A completare il quadro, accanto all’olandese Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo) e al britannico Ben Swift (UAE Team Emirates) spicca l’italiano Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida). Il bresciano non sta affatto risentendo del salto in un team WorldTour e, dopo aver vinto una tappa alla Parigi-Nizza e la Freccia del Brabante, e dopo essere apparso in crescita al Dauphine e in Slovenia, è pronto per farsi conoscere al mondo intero nella corsa più prestigiosa.
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