tour de france 2017

Tour de France 2017: l’analisi delle squadre [parte 1]

Saranno 22 le squadre al via del Tour de France 2017. Andiamo alla scoperta di ciascuna formazione partecipante alla 104^ Grande Boucle, focalizzando l’attenzione sugli elementi di spicco. Clicca qui per la startlist.

AG2R LA MONDIALE. Capitano della compagine francese sarà uno dei massimi pretendenti alla maglia gialla: si tratta del ventiseienne Romain Bardet, il quale, forte del secondo posto ottenuto dodici mesi fa alle spalle di Chris Froome, tenterà il grande colpo. A supportarlo, una squadra sicuramente attrezzata, a cominciare da Mathias Frank, il principale uomo per le salite. Oliver Naesen, Alexis Vuillermoz e Jan Bakelants potranno dire la loro anche nelle tappe intermedie.

ASTANA. Due leader per un unico obiettivo: il podio. A Jakub Fuglsang, capitano designato sin dall’inverno e supportato da un’ottima condizione che l’ha portato a vincere a sorpresa il Giro del Delfinato, si aggiunge Fabio Aru, il quale, saltato il Giro 100, è virato sul Tour de France, conscio di poter fare bene su un percorso con poca cronometro e tante salite e sostenuto da una forma fisica eccellente palesata al campionato italiano, in cui è andato a prendersi la maglia tricolore.

BAHRAIN-MERIDA. Manca il grande nome per la classifica generale: spetterà a Ion Izaguirre il compito di arrivare il più in alto possibile (top 10?), ma la squadra sarà principalmente votata per i successi parziali. In questo caso, occhio al debuttante Sonny Colbrelli, che cercherà di vedersela con Sagan & co. sui traguardi pianeggianti/mossi.

BMC RACING TEAM. Uno squadrone, quello rossonero. Richie Porte il capitano per la classifica, alla caccia di un obiettivo che tante volte è andato in fumo per una giornata storta sempre arrivata nel corso delle tre settimane. Al Dauphine ha dimostrato che la condizione c’è, ma dovrà supportarlo per ventuno lunghi giorni, così come dovranno supportarlo i suoi compagni, a partire da Damiano Caruso, splendido secondo al Giro di Svizzera. Tutti accanto all’australiano, compreso l’altro azzurro Alessandro De Marchi, ma eccetto uno che gode di maggior libertà dall’alto del suo curriculum: Greg Van Avermaet.

BORA-HANSGROHE. Al Giro 100 ha ottenuto abbastanza (vittoria e prima maglia rosa con Lukas Postlberger e piazzamenti in volata di Sam Bennett) nonostante una squadra di certo non irresistibile. Al Tour, invece, ecco tutti i migliori: Peter Sagan in lizza per la sesta maglia verde consecutiva, Rafal Majka, recente vincitore del Giro di Slovenia, per un ottimo piazzamento nella classifica generale, o magari per far di nuovo sua la maglia a pois già conquistata lo scorso anno.

CANNONDALE-DRAPAC. Formazione a più punte (come solitamente avviene), quella statunitense: Rigoberto Uran ha scelto di concentrare le proprie energie sulla Francia dopo anni di militanza al Giro e, con lui, in lotta per la generale c’è anche Andrew Talansky, già in orbita top ten nelle due precedenti partecipazioni e ora, dopo il quinto posto all’ultima Vuelta, desideroso del salto di qualità. Come già accaduto al Giro 100, Pierre Rolland si dedicherà ai successi parziali nelle tappe d’alta montagna, mentre gli olandesi Sep Vanmarcke e Dylan Van Baarle e l’italiano Alberto Bettiol proveranno a raggiungere gli stessi nelle giornate mosse.

COFIDIS. La formazione Professional francese ruota attorno ad un uomo: Nacer Bouhanni, che spera di ottenere nelle volate il primo successo sulle strade di casa. Per le salite c’è Daniel Navarro, ma lo scalatore iberico sembra aver ormai passato gli anni migliori della sua carriera. A caccia dell’acuto nelle frazioni intermedie troviamo Julien Simon.

PRESENTAZIONE SQUADRE PARTE 2

PRESENTAZIONE SQUADRE PARTE 3

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