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Tour de France 2017. Richie Porte e Geraint Thomas, la maledizione continua

Tour de France 2017. Richie Porte e Geraint Thomas, la maledizione continua

La nona frazione del Tour de France 2017 non sarà solamente ricordata per i sette duri colli da scalare e l’arrivo di Chambery al termine del quale si è imposto Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac), ma anche per i tanti corridori finiti a terra, che hanno dovuto abbandonare i rispettivi sogni di gloria. Accanto a Manuele Mori (UAE Team Emirates), che ha riportato la frattura della scapola destra con pneumotorace, e Robert Gesink (LottonL-Jumbo), che ha rimediato la rottura della vertebra L1, saltano all’occhio i ritiri eccellenti di Geraint Thomas (Team Sky) e Richie Porte (Bmc Racing Team).

Per il trentenne gallese si tratta del secondo forzato ritiro in un Grand Tour. Ricordiamo tutti l’incidente al Giro 100 ai piedi del Blockhaus, quando una moto della polizia ferma a bordo strada aveva posto fine alle sue ambizioni rosa. Ritornato a casa e presentatosi alla Grand Depart di Dusseldorf, eccolo subito in maglia gialla dopo la cronometro in Germania. E dopo una settimana al servizio del suo capitano Chris Froome, in un tratto in discesa (bagnata) del Col de Biche arriva la caduta (qui il video) che spezza nuovamente le sue strategie. Portato in ospedale per accertamenti, gli è stata diagnosticata la frattura della clavicola destra.

Il rapporto tra Richie Porte e il Tour de France appare ancora più complicato. L’ex maglia bianca del Giro 2010 da anni insegue il podio alla Grande Boucle, ma puntualmente ha dovuto fare i conti con un intoppo sempre occorsogli nell’arco delle tre settimane (una caduta, una giornata storta, un ventaglio). Sembrava dovesse essere l’anno buono, questo, dopo le vittorie al Tour Down Under e al Romandia e dopo un’ottima condizione palesata al Giro del Delfinato.

E invece si infrange alla prima tappa d’alta montagna ogni sua speranza gialla. Giù in picchiata dal Mont du Chat, tocca in una curva un tratto di strada sull’erba. Finisce a terra (qui il video) e resta immobile per alcuni minuti. Non perde mai conoscenza, ma la sua corsa finisce nel peggiore dei modi: per lui diverse abrasioni, frattura alla clavicola destra e all’acetabolo del fianco destro e una piccola commozione cerebrale che lasceranno il segno dal punto di vista fisico e psicologico.

Vedi anche: Tour de France 2017, Démare e Trentin fuori tempo massimo

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