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Adriano Malori si ritira, da oggi una nuova vita
Adriano Malori. Foto: Tim De Waele

Adriano Malori si ritira, da oggi una nuova vita

È stato più forte del destino, vincendo una dura battaglia che un uomo comune non sarebbe riuscito a far sua. Ma poiché la sorte non va sfidata due volte, Adriano Malori ha saggiamente deciso di appendere la bici al chiodo e di ritirarsi dall’attività agonistica.

È passato un anno e mezzo da quando, al Tour de San Luis in Argentina, fu vittima di uno sciagurato incidente che rischiò di compromettere non soltanto la sua carriera ciclistica, ma anche la normale vita quotidiana: cervello completamente sconnesso dalla parte destra del corpo e possibilità di risalire in sella ridotte al lumicino. Adriano, però, non si arrese, e con una tenacia encomiabile si mise subito al lavoro per riuscire a far sua la più ardua prova con se stesso.

Così, in poco più di sei mesi e davanti all’incredulità dei medici, eccolo di nuovo miracolosamente in bici, pronto ad essere riabbracciato dal gruppo intero. Purtroppo quegli attimi di indescrivibile gioia durarono poco e una volta tornato alle corse finì nuovamente a terra fratturandosi la clavicola. Nulla a che vedere con il primo ben più grave incidente, ma era chiaro che si trattasse di un segnale inequivocabile della decisione che di lì a breve sarebbe stato costretto a prendere il ciclista parmense: scendere dalla bici.

Un paio di apparizioni nel corso di questo 2017 sono state le ultime con il suo team, la Movistar, ora l’annuncio di dedicarsi ad una nuova vita: “Da oggi tocca all’Adriano Malori 2.0“. Con queste parole, e con il sorriso sulle labbra, il classe 1988 comunica a tutti la sua volontà di intraprendere l’attività di tecnico in collaborazione con la Federazione Italiana e con i due amici Manuel Mateo e Mikel Zabala. Ringraziando tutti per essergli stati vicini in quei momenti difficili, si augura che il suo esempio possaservire da esempio a tutti coloro che soffrono di problemi seri“.

Si conclude così la parabola in bici di Adriano Malori, campione mondiale a cronometro a Varese 2008, passato professionista nelle file della Lampre nel 2010 e poi per tre stagioni al servizio della Movistar. In carriera quindici vittorie, tra cui tre titoli italiani contro il tempo, due tappe alla Tirreno-Adriatico, una alla Vuelta a Espana e soprattutto la medaglia d’argento ai Campionati Mondiali di Richmond 2015, il primo passo verso la consacrazione internazionale che il destino non volle.

In bocca al lupo per il prosieguo, Adriano!

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