La Vuelta a Espana 2017 coincide con l’ultimo Grand Tour di stagione: dopo il Giro d’Italia vinto da Tom Dumoulin e il Tour de France che ha visto trionfare Chris Froome, chi si aggiudicherà la maglia rossa della corsa iberica? Scopriamo le grandi stelle al via.
Lo scorso anno un Nairo Quintana di troppo gli impedì di fare doppietta, ma Chris Froome (Team Sky), forte della sua quarta maglia gialla conquistata, ci riproverà: proverà quell’accoppiata considerata da tutti infattibile al giorno d’oggi, eppure per lui stesso alla portata. Col solito squadrone in suo supporto, tenterà di recuperare dalle fatiche della Grande Boucle e rendersi pericoloso nella terza e decisiva settimana.
Il rivale più accreditato risponde al nome di Vincenzo Nibali: in primis perché lo Squalo sa come si vincono i Grandi Giri (potendone contare quattro nel suo palmares); in secundis perché ha abbondantemente riposato dopo gli sforzi al Giro 100 ed è pronto per dare tutto in Spagna.
Ma il siciliano non è l’unica carta azzurra su cui poter contare. Dopo il brillante quinto posto al Tour, Fabio Aru torna sul luogo del delitto che l’ha fatto conoscere al grande pubblico nel 2013: il sardo spera di poter ritrovare un nuovo picco di forma dopo quello mostrato tra giugno e luglio e potersela giocare con tutti i rivali. Nel mese scorso occasione fu affiancato dal danese Jakub Fuglsang (prima del ritiro di quest’ultimo), in terra iberica avrà accanto a sé il colombiano Miguel Angel Lopez, che sembra essersi lasciato alle spalle i problemi fisici che l’hanno afflitto nell’ultimo anno ed è tornato in grande spolvero, vincendo di recente in Austria e alla Vuelta a Burgos.
In casa Italia, spazio anche a Domenico Pozzovivo (Ag2R La Mondiale), desideroso di confermarsi in top ten dopo l’ottimo Giro condotto. Il lucano, comunque, dovrà riservare parte delle sue energie (e delle sue ambizioni) per Romain Bardet, reduce dal terzo posto in Francia: il grimpeur d’oltralpe, a sua volta, avrà premura di ricaricarsi dall’abnorme dispendio di energie nella corsa di casa e provare a dare tutto nella seconda parte di gara. Dalla Francia arriva anche la maglia a pois Warren Barguil (Sunweb), sbocciato proprio qui due anni fa. Accanto ad Andrew Talansky, quinto lo scorso anno, in Cannondale-Drapac non potrà esserci Davide Formolo (nono lo scorso anno) a causa di una bronchite.
La Vuelta 2017 potrebbe essere il canto del cigno di Alberto Contador (Trek-Segafredo): non è ancora chiaro il suo futuro, ma pare che questo possa essere l’ultimo Grand Tour di una carriera eccezionale, ma ormai avviata all’inesorabile declino. E quale modo migliore per lasciare il segno davanti ai propri tifosi provando a siglare il poker?
Sono tanti, poi, i nomi in grado di puntare in alto: temibile il trio Orica-Scott formato da Adam Yates (maglia bianca al Giro), Simon Yates (maglia bianca al Tour) ed Esteban Chaves (reduce da un difficile Tour); temibile è anche il russo Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), che ambisce a salire per la prima volta sul podio in una corsa di tre settimane dopo quello sfiorato al Giro; temibile è il polacco Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), che in Francia è stato respinto dalle cadute, ma che più volte in passato ha dimostrato di saper reggere per tre settimane.
E poi gli olandesi Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) e Wilco Kelderman (Team Sunweb), il lussemburghese Bob Jungels (Quick Step Floors), lo statunitense Tejay Van Garderen (Bmc), il colombiano Carlos Betancur (Movistar), il sudafricano Louis Meintjes (UAE Team Emirates), gli spagnoli David De La Cruz (Quick Step Floors) e Omar Fraile (Dimension Data).
Vuelta a Espana 2017: IL PERCORSO – LA STARTLIST E LA GUIDA TV