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Mondiali pallanuoto 2017: Montenegro fatale, il Settebello chiude sesto
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Mondiali pallanuoto 2017: Montenegro fatale, il Settebello chiude sesto

Mondiali pallanuoto 2017, il destino del Settebello è identico al Setterosa: nazionale di Campagna sconfitta 5-4 dal Montenegro, è sesta.

Gli azzurri di bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016 si arrendono dunque per la seconda volta in due anni al Montenegro vicecampione d’Europa: Scepanovic e compagni vincono 5-4 e si confermano spauracchio per i ragazzi in calottina azzurra dopo il successo ai quarti di finale degli Europei di Belgrado 2016, vendicando fra l’altro proprio il 12-10 sui balcanici con cui l’Italia vinse il bronzo il 20 agosto scorso a Rio.

Sono i montenegrini a menare le danze per primi: Drasko Brguljan è il primo a segnare dopo 50”. Il canovaccio si ripeterà per tutto il match, cogli Squali Rossi sempre avanti e l’Italia a ricucire. Gli azzurri restano in scia prima con Renzuto Iodice per l’1-1 in superiorità. I portieri sono a lungo protagonisti: il nostro Volarevic e il balcanico Scepanovic chiudono la porta in faccia ai rispettivi avversari.

Così facendo si segna pochissimo nei primi 16’: a segnare nel secondo parziale sono un ispirato Brguljan e Michael Bodegas. Nel successivo periodo però la nazionale di Gojkovic costruisce il doppio vantaggio: segna ancora Drasko Brguljan (tripletta finale) e Draskovic per due volte, cosicché il Montenegro allunga sul 4-2 e sul 5-3. È Mirarchi a tenerci in galla con la doppietta che porta tutto sul 5-4.

L’Arena di Budapest diventa teatro di colpi proibiti e occasioni perse: il Settebello serra le fila in difesa e contiene il Montenegro, ma in attacco non sfrutta le frequenti superiorità. Così facendo l’ultimo quarto, che registra pure le espulsioni anzitempo per Aicardi e Draskovic, si conclude a reti bianche: a vincere però sono i vicecampioni d’Europa. Il Montenegro è ancora fatale ai colori azzurri. Il Settebello torna a casa con un abbastanza malinconico 6° posto: peggiorato i due quarti posti consecutivi di Barcellona 2013 e Kazan 2015.

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