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Mondiali Atletica 2017: Mo Farah infiamma Londra, Bolt scioglie i muscoli

Mondiali Atletica 2017: Mo Farah infiamma Londra, Bolt scioglie i muscoli

Si alza il sipario sui Campionati Mondiali di Atletica Leggera 2017 ed entrano subito in campo le stelle: allo Stadio Olimpico di Londra Usain Bolt scioglie i muscoli nelle batterie dei 100 metri, mentre il primo oro se lo aggiudica l’idolo di casa Mohamed Farah, che trionfa nei 10000 metri, unica finale di giornata.

Forte di cinque titoli iridati finora conquistati in carriera, Mo Farah continua a dominare il mezzofondo mondiale: il trentaquattrenne atleta somalo naturalizzato britannico è il protagonista di una gara d’altissimo livello, condotta a ritmi elevatissimi da parte di etiopi ed eritrei, ma vinta dal rappresentante europeo con il tempo di 26.49.51, appena tre secondi peggio del suo primato personale. La medaglia d’argento va all’ugandese Joshua Cheptegei (26:49.94), il bronzo al kenyota Paul Tanui (26:50.60).

Subito in pista gli uomini-jet per le qualificazioni dei 100 metri. E subito in pista lui, Usain Bolt, in quella che sarà la sua ultima rassegna iridata prima del ritiro dall’attività agonistica. Controlla, il giamaicano, e vince la sua batteria in 10.07 (sesto tempo assoluto). Non sarà quello degli anni migliori, ma di avversari che possano impensierirlo, specie dopo il forfait di Andre De Grasse, non se ne vedono: benino l’americano Justin Gatlin (10.05), meglio Chris Coleman (10.01). Il miglior tempo lo realizza il giamaicano Julian Forte in 9.99 (unico a scendere sotto i dieci secondi).

Non cominciano nel migliore dei modi i Mondiali della nazionale italiana. Nelle qualificazioni del salto in lungo non ce la fa Kevin Ojiaku, che non va oltre il 7.82 realizzato al primo tentativo. A saltare gli 8.05 metri richiesti per accedere in finale sono Radel Juska, Maykel Massò, Luvo Manyonga, Michel Torneus, Yuhao Shi, Jarrion Lawson, Ruswahl Samaai e Aleksandr Menkov.

Stessa sorte per Margherita Magnani nei 1500 metri: non era facile centrare l’obiettivo semifinale, ma l’azzurra non corre certamente la sua miglior gara, correndo in 4:09.15 che vale il dodicesimo posto nella terza ed ultima batteria. I due migliori tempi vengono realizzati, secondo pronostico, dall’etiope Genzebe Dibaba (4:02.67) e dalla kenyana Fiath Kipyegon (4:03.09).

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