È ancora la Comunità Valenciana la protagonista alla Vuelta a Espana 2017: dopo il traguardo di Alcossebre, in cui ad imporsi è stato, al termine di una lunga fuga, il kazako ALexey Lutsenko (Astana), la sesta tappa porterà i corridori da Villareal a Sagunto, per 204.4 km complessivi caratterizzati da cinque Gran Premi della Montagna (quattro di terza categoria, l’ultimo di seconda) che renderanno la giornata adattissima a fughe da lontano oppure ad uno sprint non compatto.
Dopo la partenza, la prima asperità è rappresentata dall’Alto de Alcudia de Veo, lungo 11 km con una pendenza media del 3.4%. Giunti in cima, al km 48 di gara, brevissima discesa e poi subito il secondo GPM, il Puerto de Eslida (5.3 km al 5.1%). La terza salita è collocata più avanti ed è l’Alto de Chirivilla (7.9 km al 4.1%), la quarta è il Puerto del Oronet (6.4 km al 4%).
Ne rimane solo una di ascesa, di certo la più dura: è il Puerto del Garbí, 9.3 km con una pendenza media del 5.1% che inganna, dal momento che alcuni tratti si inerpicano fino al 16%. Percentuali ideali per far fuori i velocisti e per rendere il finale incertissimo: dalla cima ancora trentasei chilometri per giungere fino al traguardo, magari sufficienti per qualche temerario attaccante che vorrà tentare l’impresa.
Difficile ipotizzare mosse da parte degli uomini di classifica: Chris Froome dovrà soltanto restare vigile da ogni eventuale imprevisto e farsi guidare dalla corazzata Sky dal primo all’ultimo chilometro. Ma le acque dovrebbero restare tranquille ai piani alti. Profili tecnici: altimetria, dettaglio GPM e dettaglio ultimi chilometri, planimetria. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate.
Km 48.0 – Alto de Alcudia de Veo 11 km al 3.4% – categoria 3
Km 59.8 – Puerto de Eslida 5.3 km al 5.1% – categoria 3
Km 96.6 – Alto de Chirivilla 7.9 km al 4.1% – categoria 3
Km 142.8 – Puerto del Oronet 6.4 km al 4% – categoria 3
Km 168.0 – Puerto del Garbí 9.3 km al 5.1% – categoria 2